6 dicembre 2013

meglio tardi che mai?


Sonnet
3 blocchi di legno Shina
stampata con acquerelli e inchiostro sumi su carta Mawata light
8 passaggi di colore
tiratura 15 copie

Mentre devo ancora (dopo 4 settimane!!) mettere ordine tra le foto del viaggio in Giappone, e poi prepararvi un bel post al riguardo, mi sembrava doveroso tornare a farmi viva nel blog.. che pare un po' abbandonato negli ultimi tempi (ok non è che pare lo è proprio), ma non per mancanza di volontà o affezione, semplicemente per pura e semplice mancanza di tempo.. insomma quando le faranno le giornate da 35 ore? almeno in questo periodo prenatalizio!! Dicevo, mentre per il post del Giappone vi tocca quindi aspettare ancora un po', intanto anticipiamo il Natale con un po' di neve. 

Questa stampa l'ho terminata proprio poco prima di partire, e anche adesso a distanza di un mese e mezzo quando la guardo mi piace ancora un sacco..e la cosa mi fa un po' pensare, è giusto che qualcosa fatta da me mi piaccia così tanto? non lo so, ma intanto è la più grande stampa che io abbia mai realizzato (40x30 cm solo l'immagine senza passe-partout) quindi anche solo stamparla è stata una soddisfazione. E poi ero molto preoccupata di riuscire a mantenere il registro con qualcosa di così grande e di perdere quindi la nitidezza della neve.. ma non ci sono stati problemi, e nonostante comunque per stampare una di queste io ci impieghi davvero tanto tempo, non posso che ritenermi soddisfatta. Ecco, l'ho ridetto :)

La frase, che dopo averla letta su internet mi frullava per la testa da non so quanto tempo, è stata erroneamente attribuita a un sonetto di Shakespeare, e mentre cercavo di rintracciare appunto il presunto sonetto originale ho invece trovato diverse conferme del fatto che non sia realmente sua. Nonostante questo il titolo "Sonetto" è rimasto perché mi piaceva, e la frase si è trasformata in francese sia per il suono che per la "lunghezza" per l'intaglio.

E adesso qualche novità: sempre prima del viaggio avevo iniziato a lavorare a un'idea per delle collane con stampine originali.. poi al rientro avrei dovuto iniziare la produzione anche in vista del Natale, ma una influenza di 2 settimane mi ha atterrato e quindi solo ora ho finalmente finito le mie collanine.

Qui sotto potete vederne una preview:


Ogni collana è realizzata partendo da una stampa originale, incollata su un supporto di legno e poi rifinita con un po' di strati di vernice opaca per decupage, in modo da renderle perfettamente impermeabili e resistenti, abbellita con delle perline in legno (per rimanere ancora in tema).

In più come ormai abitudine la galleria Evvivanoè di Cherasco anche quest'anno ha un allestimento per il Natale con un bel numero delle mie opere, mentre novità fresca fresca, la galleria Internocortile di Torino ha pensato a una bellissima idea di "cassetti di Natale" con un cassetto dedicato alle mie stampe.

Quindi facendomi un po' di pubblicità spudorata, avete già pensato ai regali di Natale :) ?


10 ottobre 2013

l'utente chiamato non è al momento disponibile


Hermia and Lysander
3 blocchi di legno Shina
stampata con acquerelli e inchiostro sumi su carta Nishinouchi
7 passaggi di colore
tiratura 30 copie

Scusate l'assenza.. quante volte l'ho detto negli ultimi post? Troppe, davvero, che inizio a stufarmi da sola di scriverlo e sentirlo.

Avrei dovuto scrivere un post al rientro di Apricale, per raccontarvi qualcosa della residenza (che è stata bella, bellissima, spero di aver l'occasione di replicare il prossimo anno) e poi avrei voluto scriverne uno per parlarvi un po' di nuovi progetti che stanno, forse, nascendo.. e poi quando ho ricominciato a lavorare e intagliare..

Ma nell'ultimo periodo mi sono un po' persa, e mi scuso, perché questo blog mi piace, e mi sento parecchio in colpa ad averlo lasciato da parte negli ultimi tempi.

Ma dal momento che la prossima settimana parto per (finalmente!) le vacanze, e che le vacanze quest'anno, grazie a molta fortuna e ad un anniversario importante, saranno in Giappone, a questo punto vi do' appuntamento al mio rientro a novembre.

Questa volta per davvero :)


25 luglio 2013

in ritardo come sempre



A midsummer night's dream, act2 scene2
3 blocchi di legno Shina
stampata con acquerelli e inchiostro sumi su carta Nishinouchi
8 passaggi di colore
tiratura 20 copie

Mi pare ultimamente che il tempo non scorra semplicemente, ma mi scappi via tra le mani: ecco sono passate nuovamente 2 settimane, e domani parto per Apricale, e sono qui nello studio circondata da scatoloni di materiale, stampe, blocchi di legno e carta (e non parliamo neanche della valigia quella del vestiario che al momento non ci sto neanche pensando) e con, tra le altre cose, un post da fare su questa stampa qui sopra.

Sì perché ci sarebbero due cose da dire sulla gestazione di questa, visto che se dagli schizzi preparatori mi sembrava a posto, le prime prove di stampa non mi avevano per niente soddisfatta e ho dovuto fare un po' di modifiche e usare qualche "trucchetto" per renderla come volevo.

Ma, visto il mio ritardo cronico nel fare preparativi, a questo punto vi toccherà aspettare il mio rientro.
Vi lascio questa luna come augurio di buone vacanze e ci si vede/scrive a fine agosto (o magari prima per un post su Apricale, ma ovviamente non prometto niente :))

Nel frattempo se qualcuno la volesse vedere dal vivo, insieme a molte altre cose, io e le mie stampe saremo per due settimane appunto ad Apricale, meraviglioso borgo medioevale nell'entroterra ligure, insieme a Enrica Campi e Massimo Voghera e le loro bellissime ceramiche. E se non riuscite a passare a trovarci e siete curiosi di vedere che combiniamo seguitemi su facebook o instagram.

A presto e buone vacanze a tutti!

3 luglio 2013

Fare sogni leggendo Shakespeare


A midsummer night's dream
3 blocchi di legno Shina
stampata con acquerelli e inchiostro sumi su carta Nishinouchi
8 passaggi di colore
tiratura 20 copie

La verità è che ormai non mi ci metto neanche più a scusarmi della mia assenza dal blog. Ho passato l'ultimo mese in una frenesia da fine lavori per un sacco di progetti e lungi lamentarmene, ma chi ne ha patito alla fine sono stati il blog e il negozio online. Ho passato gli ultimi due giorni ad aggiornare il mio negozio etsy e adesso finalmente mi prendo un po' di tempo da dedicare solo al blog.

E poi diciamo che questo post un po' lo temevo perché ho tantissime cose da dire e sono già preoccupata di dimenticarmi qualcosa.

Intanto partiamo dal principio e cioè da come è nata questa stampa. Vi ho già parlato della residenza ad Apricale che farò a partire da fine mese fino al 10 agosto: beh tra le tante cose belle di questa occasione c'è un di più, e cioè una settimana di spettacoli del Teatro della Tosse di Genova che le due settimane centrali di agosto si trasferisce tra le stradine di Apricale a cielo aperto... in pratica una figata pazzesca!
Beh un uccellino mi ha detto che forse (e ripeto forse) la rappresentazione di quest'anno potrebbe essere un qualcosa di un certo Bardo (no ma lo devo mettere il link a wikipedia? va beh l'ho messo :)); e vi dirò francamente che mi sono anche chiesta ma io davvero avevo bisogno di questa scusa per fare una serie di stampe ispirate ai suoi lavori?

Ad ogni modo per tornare alla stampa vera e propria, la verità è che non avevo veramente idea di cosa avrei potuto fare, ma da un po' mi frullava nella mente di provare a intagliare delle lettere e inserire quindi delle frasi e dei pensieri in alcune stampe, e dopo aver letto e riletto e sottolineato il testo originale, ne ho individuate alcune che mi hanno colpito più delle altre; però mi piaceva anche l'idea di rimanere abbastanza fedele alle ultime cose che avevo fatto senza buttarmi di nuovo su qualcosa di troppo illustrativo.. morale è nato un piccolo disegno, come al solito sulla mia moleskine.

terminando le prove di stampa: il retro
E a questo punto dovevo solo trovare l'albero che facesse al caso mio (un meraviglioso faggio rosso che si vede da casa mia e che volevo intagliare da non so quanto ma non volevo privare della sua bella chioma) e decidere cosa fare col testo: dopo un bel po' di prove di lettering fatto a mano mi sono decisa per utilizzare il testo originale; quindi ho fatto una fotocopia ingrandita della porzione che mi interessava, tagliuzzato tutte le parole e disposte come mi piacevano, quindi ricopiato tutto su carta velina e riportato sul blocco.

per lo sfondo ho stampato l'unico blocco in due momenti come se fossero due parti distinte
E a proposito di blocchi, ne ho intagliati tre: uno per l'albero, uno per lo sfondo blu a cui ho tolto qualche "lucciola" (e che ho inchiostrato metà di blu scuro e metà di azzurro più chiaro in fase di stampa) e l'ultimo per il prato e la scritta. 

Per quanto riguarda il legno ho finalmente provato il 9mm comprato su Intaglio Printmakers e di cui vi avevo accennato qui: allora, non è senz'altro tutto shina, gli strati interni sono di un legno molto meno pregiato e che si scheggia un po', ma a favore c'è il fatto che gli strati superiori sono molto più spessi rispetto a quello di McClains (quindi al momento nessun problema di "scollamento" come avevo avuto sempre nello stesso post di sopra) e il legno ha retto le linee sottili molto bene...la pecca più grande: va lisciato moltissimo con la carta vetro altrimenti in fase di stampa si crea una specie di poltiglia legnosa sulla superficie che rende difficile stampare, ad ogni modo se uno si arma di pazienza a un po' di fogli di carta vetro (a grana almeno 600) il risultato è ottimo, tant'è che ne ho appena rifatto l'ordine online.

primo blocco per lo sfondo
Ho stampato per primo il blocco dello sfondo: 3 volte per la parte blu scura del cielo per ottenere l'intensità che volevo, mentre sono bastate 2 per la parte più chiara in basso: ho trattato il blocco come se fossero due pezzi separati e inchiostrato prima una metà e poi l'altra, questo perché ho deciso di stampare nelle giornate più calde che ci sono state fino ad ora e il colore si sarebbe asciugato sul blocco prima di stampare avessi inchiostrato tutto in un solo passaggio.

secondo blocco: l'albero
Per l'albero sono bastati due passaggi con l'inchiostro sumi per ottenere il bel nero intenso che volevo.

terzo e ultimo, la collina e il testo
Mentre è bastato un passaggio per l'ultimo blocco, un grigio ottenuto con sumi e colla nori e poi sfumato con sumi intenso in alto in modo da confondere lo stacco della fine dell'albero. 

La stampa finale è stata realizzata nuovamente con carta Nishinouchi; che dire, questa carta continua a piacermi molto, non fosse per il fatto che (come mi ha confermato Annie con il suo parere molto più esperto in un commento allo scorso post) la collatura non è uniforme, e ogni tanto capita che il foglio dopo la stampa lasci una notevole peluria sul blocco.

Della seconda stampa su questo tema parlerò la prossima volta (la prossima settimana prometto!), intanto oggi ho iniziato a pensarne una terza, decisamente più piccola, per un concorso a cui volevo partecipare... 

Vi ricordo che questo fine settimana inaugurano sia la collettiva di ArteperVoi a cui partecipo con due stampe, sia la mia personale da Evvivanoè: non ho trovato una soluzione al problema ubiquità che è stato però felicemente risolto visto che il vernissage a Cherasco sarà la sera dopo cena; quindi per chi volesse venire a fare un saluto sarò sabato pomeriggio dalle 16.00 ad Avigliana per poi muovermi a Cherasco dove vi aspettiamo alle 21.00 con lo scrittore Pino Pace e la libreria Therese. E io rimarrò a Cherasco anche tutta la domenica per delle dimostrazioni di stampa in galleria... che meraviglioso week end che mi aspetta!
E voi un salto fatelo :)

13 giugno 2013

ancora in fiore


Reborn
3 blocchi di legno Shina
stampata con acquerelli e inchiostro sumi su carta Nishinouchi
7 passaggi di colore
tiratura 30 copie

In verità siamo un po' oltre limite massimo per questa stampa, le ciliegie sono ormai mature sugli alberi e i pruni sono pieni di piccoli frutti che a breve saranno deliziosi, quindi i fiori sono giusto un po' fuori stagione, ma ve l'avevo promesso dall'altra volta che sarebbe arrivata la seconda stampa realizzata per la mostra di Artepervoi che si inaugurerà il 6 luglio, quindi eccovela.

E tra l'altro, visto che in questo periodo stanno capitando tante cose belle, ma decisamente tutte insieme, l'inaugurazione della personale da Evvivanoè di cui vi parlavo sempre nello stesso post di cui sopra sarà, indovinate un po', il 6 luglio (a proposito qualcuno sa dove si possa comprare un po' di dono dell'ubiquità? giusto giusto per un pomeriggio?)!
La deliziosa Sara sta lavorando come sempre assiduamente e stiamo cercando di organizzare un piccolo evento per la sera del 6, ma posso già dirvi che anche domenica 7 sarò in galleria per delle dimostrazioni di stampa. Intanto se passate da Cherasco in questi giorni in galleria potete trovare le bellissime ceramiche di Enrica Campi e Massimo Voghera.

Di questa stampa non vi dico nient'altro, del resto sia il numero di blocchi che il procedimento  sono gli stessi della sua "gemella", anche la carta usata è la stessa, la Nishinouchi di McClains che sto usando anche per le nuove stampe in gestazione adesso e che mi piace davvero molto; non riesco però ancora a capire se alcuni fogli non abbiano abbastanza colla sulla superficie o se sono io che non stampo con costanza, ma capita che a volte alcuni fogli perdano un bel po' di pelucchi: la cosa non è stata neanche tanto evidente con queste stampe piccoline, ma con i blocchi che sto stampando al momento (potete vederne una anticipazione sulla mia paginetta fb :)) mi capita ogni tanto... 
Comunque ho in programma intensi giorni di stampa nelle prossime settimane in vista della mostra quindi avrò modo di testare la carta sempre meglio.
E ora torniamo a stampare :)
A presto!

31 maggio 2013

un profumo conosciuto

immagine tratta dal sito ufficiale di Inchiostro Festival
Vi ho accennato nello scorso post che di questi tempo sto lavorando anche ad un progetto che non ha nulla a che fare con la Mokuhanga.. e che per questo non ne avrei infatti parlato qui.. ma se non vi parlerò del progetto in sè, voglio parlarvi di due o tre cose ad esso legate.

Intanto, ho ricominciato a lavorare con gli acrilici, dopo più di due anni (e sì nel frattempo sono passati i compleanni del blog e della Mokuhanga e neanche ne ho parlato!) che non li toccavo, avevo persino messo i miei barattolini Maimeri via in un cassetto insieme ai pennelli; beh la scorsa settimana ho rispolverato tutto, constatato tristemente che alcuni erano ormai irrimediabilmente secchi, e cominciato a "dipingere". Cosa dire? Non so, ho usato gli acrilici tutta la settimana, ho ancora molto ma molto lavoro da fare, ma una cosa posso dirla subito: non mi diverto. Sì lo so che essendo "lavoro" non è che ci si possa divertire sempre, ma manca qualcosa, non so neanche io bene come spiegarmi.

Sono piccole e anche sciocche cose, come il fatto che per quanto mi sforzi, non c'è verso e la mia scrivania quando dipingo sembra un campo di battaglia. L'altra sera dopo aver finito due tavole sono rimasta a guardarla sconsolata, e alla fine non ho potuto fare a meno di mettere via tutto e ripulire; la mokuhanga non mi avrà insegnato l'ordine ma so che quando stampo le cose devono essere al posto giusto, e vedere colori, pennelli e pastelli sparsi a casaccio sul tavolo mi ha dato un senso di disagio.

E poi: io mi sporco, costantemente, mi capita di trovare pittura nei capelli e dello stato delle mie mani e unghie neanche ne parlo... però con la tempera e l'acquerello farle venire pulite è tutta un'altra cosa, con l'acrilico essendo in realtà plastica ovviamente non è così.

Poi c'è il piacere quasi fisico che ho avuto ieri iniziando a intagliare un blocco nuovo per le dimostrazioni di Alessandria, l'idea era di imbastire semplicemente il lavoro di due blocchi, per fare vedere un "work in progress" e come lavoro io, poi però ho appunto iniziato a intagliare e diciamo pure che mi è presa la mano e non mi stavo fermando più.

Dopo solo una settimana mi "mancano" i miei strumenti, mi manca usare i miei pennelli,  quasi quasi mi manca persino lavarli dopo aver stampato (che con il tagliare la carta è la cosa che meno mi piace fare).. sono patetica? Forse un po', ma la realtà è che tutto questo mi ha fatto realizzare ancora di più quanto io sia tanto ma tanto fortunata ad avere la possibilità di fare una cosa che amo così tanto per così tante ore al giorno.. va beh un po' di acrilici ogni tanto a parte :)

Adesso però la smetto di blaterare e vado a finire di preparare i bagagli per l'Inchiosto festival, domani e domenica due giornate intensissime di incisione illustrazione e fumetto.. ci sarò anche io con delle dimostrazioni di stampa e per la Mokuhanga ci sarà anche la bravissima Elettra Gorni e poi un sacco ma un sacco di altre belle cose, quindi mica pensate di mancare?
Vi aspettiamo!


22 maggio 2013

profumo di primavera




New Soul
3 blocchi di legno Shina
stampata con acquarelli e inchiostro sumi su carta Nishinouchi
7 passaggi di colore
tiratura 30 copie


Sono stata di nuovo un po' assente dal blog.. scusate! Il periodo è ricco di cose interessanti da preparare e nel frattempo sono anche andata via qualche giorno (e sta volta non ne ho parlato perché per una volta con la Mokuhanga non centrava proprio nulla) e poi appena rientrata ho cominciato a lavorare freneticamente ad un sacco di cose, e a parte una di cui non vi parlerò perché anche qui la xilografia Giapponese non centra, di tutto il resto vi faccio un po' di anticipazioni.

Cominciamo da quella direttamente collegata alla stampa postata qui sopra. Sono stata invitata a partecipare alla terza rassegna del 20x20 che ci sarà qui ad Avigliana, organizzata dall'associazione Artepervoi; come dice il nome le opere dovevano rigorosamente essere tutte 20x20 e visto che non avevo nulla in quel formato ho iniziato a pensare a qualcosa fatto ad hoc. I fiorellini di questo pesco avrebbero dovuto essere un augurio per una primavera che francamente qui si sta ancora facendo aspettare, aprile e maggio sono stati veramente freddini (e anche oggi nonostante io scriva dal tavolino di un bar per godermi un po' di aria fresca ho ancora golfino e sciarpina che l'aria è diciamo fresca ecco): per questa stampa ho usato 3 blocchi, uno sfondo rettangolare per il rosa, uno blu a cui ho asportato i piccoli fiori e infine l'ultimo da cui ho intagliato l'albero.

Le stampe per la rassegna sono in realtà due e posterò l'altra nei prossimi giorni, con queste ho anche colto l'occasione per provare la nuova carta comprata su McClains, la Nishinouchi un 90% Kozo che si è rivelata un ottimo acquisto (ma del resto me l'aveva consigliata la mia amica Linda e non avevo dubbi). Questa carta mi piace davvero molto, leggermente giallina e non troppo spessa (60gr/mq) ma assorbe il colore benissimo, e sono curiosa di provarla per stampe più grandi.
Sono stata davvero contenta di aver trovato una carta che mi piaccia così tanto, visto che la mia Azusa portata dal Giappone sta per finire (e al momento sul sito di Woodlike Matsumura dove l'avevo acquistata non è disponibile) e la Azusa comprata su Intaglio non è la stessa cosa (un po' troppo soffice e si satura di colore molto in fretta).

Oltre a questa rassegna la cui consegna dei lavori è prevista questo fine settimana, ho iniziato a ristampare un po' dei primi alberi (che i primi esemplari nel frattempo hanno trovato posto in diverse case :)) per un allestimento che ci sarà a luglio nella mia adorata galleria Evvivanoè, e mi sto preparando psicologicamente per la mia partecipazione all'Inchiostro festival di Alessandria: con (e grazie a) Ivan Pengo e la Stamperia 74/b infatti faremo qualche dimostrazione di stampa Mokuhanga, potete vedere il programma qui che si annuncia davvero ricco e interessante.

E da ultimo, ma solo in ordine cronologico, inizia ad essere abbastanza sicura la mia partecipazione ad una residenza artistica ai primi di agosto presso l'Atelier A di Apricale in Liguria, e anche qui devo ringraziare qualcuno nella fattispecie Enrica Campi e Massimo Voghera con cui tra l'altro dividerò l'atelier (oltre ovviamente a Roberta dell'atelier che ha accettato la loro proposta di estendere anche a me l'invito).

Quindi come vedete ce n'è abbastanza per essere molto impegnate (e molto contente) e quindi adesso me ne ritorno a stampare. 

3 maggio 2013

aspettando un cielo terso



Pure Morning
2 blocchi di legno shina
stampata con acquerelli e inchiostro sumi su carta Azusa
7 passaggi di colore
tiratura 20 copie

Non so voi ma io inizio davvero ad aver bisogno di un po' di sole. Per carità, io sono un'amante della pioggia e qui abbiamo avuto un inverno troppo secco, ma adesso posso dire senza il minimo senso di colpa che sì, un po' di sole e un po' di primavera sarebbero davvero cosa gradita.
Quindi per farla breve oggi ho voluto postarvi questa stampa, che avevo finito prima dell'ultima postata, ma di cui poi tra una cosa e l'altra non avevo ancora parlato.
Per essere esatti l'avevo finita al mio rientro da Parigi con gli occhi ancora pieni di tutti quei cieli meravigliosamente limpidi di Hiroshige, e con la voglia di provare a realizzare qualcosa tipo questo.

il blocco per lo sfondo
Non che ci sia proprio riuscita ammettiamolo, ma lì per lì ero stata anche contenta del risultato, soprattutto di aver utilizzato un solo blocco per lo sfondo (mentre qui non so se vi ricordate, ne avevo usati 2). Stampato dunque per 3 volte lo sfondo azzurro che si perde nel bianco della carta e poi stampato per 2 volte la parte rossa; per l'albero come al solito ci sono voluti 2 passaggi per rendere il nero intenso che volevo.

Ora riguardandola scrivendo questo post mi viene una gran voglia di ristamparla... e mi sa che al mio ritorno da Milano lunedì potrei fare questo (senza contare che la prossima settimana aspetto della carta nuova da McClains quale migliore scusa per provarla), del resto di questi tempi non ce n'è mai abbastanza di cieli tersi.

Adesso però ho le valigie da fare, domani e domenica replichiamo il corso alla stamperia 74/b, questa volta sono tutte fanciulle e io non vedo l'ora di conoscerle!

26 aprile 2013

... finalmente!






Wide open
2 blocchi di legno shina
stampata con acquerelli e inchiostro sumi su carta Azusa
7 passaggi di colore
tiratura 20 copie

Vi ricorderete che di questa ne avevo parlato qualche post fa. Confermo quanto detto la scorsa volta, mai più incaponirsi così tanto su un blocco! Anche perché alla fine lo scoraggiamento arriva inevitabile. 
Prova dopo prova continuavano a scollarsi sempre più rami, e qualcuno non sono proprio riuscita a reincollarlo.. per cui alcuni sono stati direttamente eliminati, mentre altri che erano proprio indispensabili sono stati "ricreati" con una specie di pasta stucco, il Quikwood, che avevo già usato qui.

Comunque finalmente (e sì lo dico proprio con liberazione e un piccolo sospiro) è finita. 
4 passaggi di colore per lo sfondo, e 3 (il colore dello sfondo ha molto bianco quindi per ottenere un bel nero intenso ho dovuto farne uno in più del solito) per il keyblock.

il keyblock e il blocco usato per lo sfondo
Non nascondo che sono soddisfatta del risultato, a me questa stampa piace un sacco, e non fosse stato per il problema blocco difettoso, anche l'intaglio di tutti questi rami mi ha divertita molto. Adesso sto lavorando a due piccoli alberi fioriti per una rassegna di stampe/quadri di piccole dimensioni a cui sono stata invitata a partecipare, ma è molto probabile che la stampa successiva sarà qualcosa di simile, anche perché devo ancora provare il compensato 9mm comprato su Intaglio, arrivato più di un mese fa e mai ancora utilizzato.

Vi lascio con un'altra piccola comunicazione di servizio, il 4 e 5 maggio a Milano presso la Stamperia 74/b replichiamo il corso di xilografia Giapponese, non vi siete ancora decisi a provare di realizzare la vostra prima stampa? E cosa aspettate? :)



16 aprile 2013

ritorniamo a parlare di alberi



Under your shadow
5 blocchi di legno shina
stampata con acquerelli e inchiostro sumi su carta Azusa
11 passaggi di colore
tiratura 20 copie

Questa stampa ha una gestazione un po' particolare, neanche troppo complicata o difficile.. semplicemente diversa dalle altre.
Intanto è stata fatta su "commissione": durante la mostra un "visitatore" (sì proprio tu Roberto ;)) era rimasto colpito da questa (e in effetti per tutti quelli che l'hanno visitata almeno una volta, la Sacra di San Michele non può non lasciare un ricordo unico) però a lui erano anche piaciuti molto gli alberi e a mettere insieme le cose e fare domanda "ma una Sacra con l'albero davanti invece della fanciulla no?" ci è voluto pochissimo.

E in effetti una volta avuta la pulce ho iniziato a pensarci anche io, senza troppa fretta, che c'era ancora la mostra in corso e tante cose da fare. Poi però è successo che stavo intagliando questi alberi qui sotto:

foto scattata mentre incollo l'hanshita sul blocco
e in genere lo facevo durante i momenti morti della mostra, o per fare qualche dimostrazione di intaglio in aggiunta a quelle di stampa... e la cosa con questi alberelli è stata un po' "strana".. infatti con tutti gli altri intagliati fino a quel momento accadeva sempre la stessa cosa: io intagliavo un albero, senza nessuna idea iniziale di quello che sarebbe venuto fuori, e poi dopo la prima prova di stampa in genere abbastanza facilmente decidevo uno sfondo, quasi un po' come se fosse l'albero intagliato a decidere per me. Questa volta invece niente. Ho fatto una prima prova di stampa del keyblock, ho corretto e ripulito lo sfondo, ne ho fatta un'altra e poi un'altra ancora fino a quando i miei alberelli mi sembravano proprio "perfetti" e nel frattempo niente, non un'immagine, non un'idea su che sfondo dargli. E qui abbastanza per caso, riparlando della mia stampa con la Sacra ho associato le due cose e tutto si è deciso da sè: quelli sarebbero stati gli alberi per la mia stampa con la sacra.



E qui scatta un po' di "barbatrucco", perché il taglio che avevo dato alla stampa originale mi piaceva molto, quindi ho molto semplicemente riutilizzato parte di due dei blocchi già intagliati e inchiostrati di un'altro colore.
Ho invece intagliato da zero un terzo blocco per il restante sfondo (questa volta solo uno per far sì che gli alberi non si perdessero troppo) e ritoccato un po' il keyblock con il disegno della Sacra, volendo che fosse in questa stampa più scuro e definito:


Rimaneva però un ultimo problema, ed era proprio il blocco con gli alberi:


Infatti il disegno era stato pensato all'inizio con gli alberi assolutamente centrali e primari nella stampa, potete vedere bene anche voi nella foto sopra che i rami più alti arrivano molto vicini alla fine del blocco (che stampando con un registro kento esterno coincide con la fine della stampa), come fare quindi perché gli alberi non fossero troppo predominanti e offuscassero la Sacra?


Qui mi sento davvero di aver fatto un trucchetto e non saprei come spiegarvelo se non facendovi vedere un'altra immagine: invece di cambiare i registri per la stampa finale del keyblock ho semplicemente inserito uno "spessore", una listarella di legno che facesse sì che i miei alberi automaticamente scendessero più in basso nella stampa finale (e quindi anche dovuto asportare un pezzetto di tronco di entrambi in basso) et voilà il gioco era fatto e il risultato finito esattamente come lo volevo.

Ecco quindi tutta la storia di questa stampa, niente di troppo complicato forse se non nel raccontarlo.. in effetti è stato più difficile scrivere il post per provare a farvi capire cosa avevo fatto che elaborare la stampa e tutto quanto.

Dalla prossima volta si torna a parlare di cose meno complicate.. intanto però c'è ancora questa da finire (se ne verrò mai a capo!) e qualcosa di nuovo da stampare.
A presto!

PS alla fine la stampa è piaciuta molto, e io ne sono stata molto contenta :)

11 aprile 2013

due giorni intensi


Lo scorso week end l'ho passato a Milano, a tenere il mio primo workshop "ufficiale" di xilografia Giapponese.
Sono stati due giorni intensi, pienissimi e a volte anche un po' stancanti, ma la verità più vera è che sono stati due giorni divertenti.. e insegnare mi è piaciuto enormemente.

Un workshop di due giorni mi sembrava il modo migliore per cominciare; un po' perché è come ho iniziato io e quindi avevo ben chiaro come ispirarmi per fare il corso, e le cose che volevo modificare rispetto a come l'avevo fatto io (o meglio, alcune cose che da studente avrei preferito aver fatto in modo diverso e su cui quindi ho potuto consigliare i "miei" studenti) e poi perché così formulato prevede secondo me il massimo vantaggio con la minima spesa; non mi fraintendete, non penso che in due giorni si possano imparare tutti i segreti della mokuhanga (e mi sa che non bastano neanche due anni), ma intanto si può creare la propria prima stampa e capire se la tecnica piace e si vuole continuare, e in quel caso fare un investimento degli strumenti base.. altrimenti va bene così e non si sono buttati via soldi per strumenti e carte che rimarranno chiuse in un cassetto.

dimostrazione di stampa (foto a cura della Stamperia 74/b)
Comunque, teorie a parte, ecco come effettivamente si è svolto il corso. Intanto due parole sul posto, la Stamperia 74/b è un posto favoloso... grande, luminosa con torchi e inchiostri per tutte le tecniche, un posto magico e di altri tempi.. una bellissima stanza tutta per noi dove abbiamo allestito due grandi tavoli, uno in cui si intagliava tutti insieme e uno in cui si stampava tutti insieme, non avremmo potuto avere spazio migliore.

Il corso è iniziato con un caffè e qualche chiacchera, qualche presentazione e una piccola introduzione alla stampa tradizionale Giapponese, qualche dritta su come elaborare il disegno da intagliare (io da principio consiglio sempre di non accaponirsi troppo sul disegno, ma di sperimentare con forme diverse.. niente linee e tanti colori da sovrapporre per poi divertirsi davvero quando si stampa) e poi via diretti con l'uso delle sgorbie e l'intaglio.


Gli allievi hanno intagliato di buona lena tutta la mattina (qualcuno è addirittura riuscito a iniziare a stampare qualcosa poco dopo pranzo) e per buona parte del pomeriggio, e alla sera, prima di andare via, tutti avevano fatto la loro prima prova di stampa.
Lo ammetto, sabato sera ero abbastanza stremata e quasi senza voce, abbastanza preoccupata su come avrei potuto parlare il giorno dopo .. mi sono fatta portare in giro per Milano come un pacchetto, e penso di essere stata di pochissima compagnia tutta la serata : )

Ma al mattino miracolosamente ero perfettamente in forma e pronta ad affrontare la nostra seconda giornata; e non ero la sola, prima dell'orario di inizio del corso tutti gli allievi erano già arrivati e si erano messi rigorosamente al lavoro, tutti a fare qualche modifica ai loro blocchetti, o a intagliare qualcosa di nuovo da aggiungere al lavoro del giorno prima... con un silenzio e una concentrazione impressionanti.. sì lo ammetto mi sono sentita davvero orgogliosa!

stampa per stampa i vari effetti che si possono ottenere (foto a cura della Stamperia 74/b)
Piano piano tutti hanno finito di intagliare e cominciato a stampare "seriamente"; hanno capito in fretta i miei allievi che l'unico segreto della stampa mokuhanga all'inizio è semplicemente stampare stampare stampare e fare una marea di prove buttando via fogli e fogli di carta... quanta acqua serve sul blocco? quanta colla? quanto colore? Prove, prove e ancora prove e alla fine della giornata tutti hanno prodotto almeno una stampa di cui erano davvero soddisfatti. Può una "maestra" essere più contenta di così? Non credo, a parte forse dopo il corso quando Ivan della stamperia mi ha detto che molti sarebbero tornati a comprare gli strumenti per provare e continuare da soli (o che so per un corso avanzato :))

Un grazie grandissimo va a Ivan Pengo e Moreno Chiodini della Stamperia, oltre ad avermi dato questa bellissima opportunità sono stati sempre presenti e disponibili in ogni minuto, senza di voi sarebbe stato tutto molto più faticoso e difficile! (ma anche un grande grazie a Sara che si è occupata dell'organizzazione :) non so che altro dire se non che spero di tornare al più presto in Stamperia!
E poi ovviamente grazie ai corsisti che sono stati tutti pieni di entusiasmo e voglia di imparare, ci siamo divertiti e abbiamo riso tantissimo.

Per quelli nella zona di Torino abbiamo in programma un workshop sempre di due giorni qui ad Avigliana, per informazioni potete contattare me direttamente oppure il MOV al 3384497857 o info@moderneofficinevalsusa.it


E per finire un'ottima notizia, in Stamperia sono adesso disponibili materiali e strumenti per la xilografia Giapponese: se avete bisogno di acquistare set di coltelli, pennelli, colle e carte adesso sapete dove andare senza dover fare acquisti su internet!

4 aprile 2013

l'arte di perseverare

O forse sarebbe stato meglio chiamare questo post "come sopravvivere con la testa dura come il marmo"
Ma cominciamo dal principio, più o meno due settimane fa ho postato su facebook questa foto chiedendo consiglio su come procedere:


dopo aver incollato l'hanshita e aver iniziato a intagliare infatti l'ultimo strato del mio blocco in compensato aveva iniziato a staccarsi.. tanto! Ho provato a incollare qualche parte con il vinavil, aspettato pazientemente che asciugasse e ricominciato. Niente da fare: al che ho postato la foto e sperato in un miracolo, che come immaginavo non c'è stato.
Dopo averci pensato un po' ho realizzato che la colpa poteva essere del fatto che avevo usato troppa colla quando avevo incollato il disegno e che la tensione della carta avesse fatto scollare l'ultimo strato,
Quindi con un po' di rassegnazione imbellita da un "anche oggi ho imparato qualcosa" ho girato il blocco, ridisegnato i miei rami (questa volta direttamente sul legno) e cominciato a intagliare.


E tutto è andato bene finché mi sono tenuta sul lato sinistro del blocco, ma poi il problema si è rivelato quello che avrei dovuto intuire dall'inizio e cioè che il blocco era fallato, infatti nella parte in alto a destra hanno cominciato a staccarsi dei pezzi, prima qualche rametto poi interi tronchi di alberi.

Ma mica ho pensato che fosse il caso di ricominciare con un altro blocco, no ci mancherebbe! Quindi munita di altro vinavil e un pennellino ho cominciato a incollare ogni singolo rametto che si staccasse. Alla fine mi sono pure detta che beh dopo tutto non era stato così terrificante e avevo fatto bene a non ricominciare da capo.


Peccato che poi ho fatto la prima prova di stampa. E alla prima è anche andata abbastanza bene, ma fatte le dovute correzioni e ribagnato il blocco e ristampato ecco che la seconda prova era peggio della prima, con molte più sbavature.. come possibile?
Il fatto è che man mano che il blocco di impregnava di acqua altri rami si scollavano parzialmente, e infatti a guardare bene il blocco in controluce si notano proprio delle parti in cui l'intaglio è sollevato e questo fa sì che l'acqua che si accumula lì sotto crei la sbavatura in fase di stampa.

Dopo innumerevoli correzioni il risultato che ho raggiunto ora è questo qui sotto:


E no non va ancora bene.. si vedono chiaramente delle parti soprattutto a sinistra dove i rami si allargano e si inspessiscono.

Domani però si parte alla volta di Milano per il mio primo workshop di Mokuhanga alla stamperia il Foglio, quindi questa stampa dovrà aspettare la prossima settimana per essere finita.
Era da un bel po' che non mi capitava una gestazione così lunga, ed è vero che l'intaglio sarebbe stato comunque abbastanza laborioso, ma forse se avessi ricominciato una terza volta con un blocco nuovo a quest'ora avrei decisamente finito.
Chissà se alla fine ho davvero imparato qualcosa :)

27 marzo 2013

comunicazione di servizio


(anche detta biecamente pubblicità :))
Ad aprile condurrò due workshop di Mokuhanga, il primo a Milano e il secondo ad Avigliana (To), qui di seguito i riferimenti se ci fossero degli interessati all'ascolto:

Milano: 6 e 7 aprile presso Stamperia Il Foglio, Via Bisceglie 74/b 
Per informazioni e iscrizioni 02 48302441 oppure 74b.info@gmail.com

Avigliana: 20 e 21 aprile presso M.O.V. Modene Officine Valsusa, via Garibaldi 24
Per informazioni e iscrizioni 3384497857 oppure info@moderneofficinevalsusa.it

In entrambi i casi abbiamo scelto la formula "due giorni ma intensi"; due giornate piene per vedere insieme tutti gli aspetti di questa meravigliosa tecnica e poi provare con mano a realizzare la propria prima stampa.

Dopo una piccola introduzione avremo l'occasione di guardare insieme diverse tipologie di stampe realizzate con la xilografia Giapponese, dai conosciutissimi Ukiyo-e a opere di artisti moderni. 
Verrà spiegato come riportare un disegno sui blocchi di legno, l'utilizzo delle sgorbie e l'intaglio, la preparazione della carta prima di stampare e la stampa con gli inchiostri all'acqua e il baren: di seguito ogni allievo lavorerà autonomamente per creare la propria opera.
Chiunque abbia bisogno di maggiori informazioni non esiti a contattarmi : )

Vi aspetto!

25 marzo 2013

il più grande


Holding hands
2 blocchi di legno shina
stampata con acquerelli e inchiostro sumi su carta Azusa
7 passaggi di colore
tiratura 10 copie
dimensioni immagine: 29x33 cm

Con questa terminano le stampe di alberi che avevo realizzato tra dicembre e gennaio per la mostra, nel frattempo però di alberi e luci ne ho fatti altri due e c'è una terza in realizzazione quindi come dire, tanto per cambiare sono in ritardo con i post, ma guarda un po' che strano.


Anche per questa ho usato i soliti due blocchi, uno per lo sfondo e uno intagliato; uno po' di bokashi in alto per la sfumatura blu e al centro con acquerello bianco per creare della luce tra i rami dove i due alberi si incontrano. Per la seconda, non si nota molto in foto ma ho nuovamente segnato con un pennarello dove fare la sfumatura a ogni stampa. 
Per ottenere lo sfondo che volevo ci sono voluti 5 passaggi di stampa tutti uguali, ma questa è la mia stampa più grande e l'ho forse inchiostrata con un pennello un po' troppo piccolo per avere subito uno sfondo uniforme.

Vi dirò che terminata questa mi sono detta per un po' così grandi no grazie, ma nel frattempo due mesi sono passati e penso che molto presto inizierò a intagliarne il retro.
Da ultimissimo, i due blocchi di legno usati sono di qualità diversa: sempre shina 9mm, ma quello con l'albero arriva da McClains, mentre quello usato per lo sfondo era di qualità inferiore e un po' troppo "soffice" per resistere a linee sottili, quindi ho optato per usare il blocco buono per 2 keyblock e l'altro per gli sfondi invece di fare tutta la stampa su un unico blocco fronte retro.

E già che sono qui vi dico anche che stiamo lavorando per far partire il prima possibile dei workshop di due giorni di xilografia giapponese (già ad aprile?!?), sia a Milano che qui dalle mie parti in provincia di Torino... presto molto presto ci saranno dettagli più ufficiali, ma intanto se ci fosse qualche interessato all'ascolto mi contatti pure così lo terrò aggiornato! 

7 marzo 2013

Hiroshige e un po' di Parigi


Per chi fosse rimasto alla mia richiesta "che regalo si fa a un marito che per Natale ti regala la tua prima mostra?" dopo lungo pensare la mia risposta è stata "un week end a Parigi!" anche perché volevo approfittarne per vedere la mostra di Hiroshige  alla Pinacotheque.

Ed è dal momento in cui sono uscita dalla suddetta mostra che sto pensando a scrivere questo post, il che non rende certo la cosa più facile. Ho pensato a lungo a cosa dire, non sentendomi minimamente all'altezza.. poi però ho deciso di farlo lo stesso.. non sarà certamente una recensione o una critica, cosa che non saprei assolutamente fare, ma semplicemente una piccola condivisione della meraviglia che è stata, con alcune delle immagini che mi sono rimaste più in mente (e anche qui la cosa non è stata mica semplice, parte della difficoltà dello scrivere il post è stata la scelta delle immagini.. ho iniziato a prendere appunti sul mio taccuino a inizio mostra e alla fine senza neanche accorgermene avevo riempito più di dieci pagine di note e le immagini postate sono solo alcune di queste)


Intanto posso dire con certezza che si è trattata della mostra più emozionante che abbia visto da diverso tempo: siamo entrati alle 11.20 di sabato per uscirne alle 14.00 senza renderci minimamente conto del passaggio del tempo... e quando siamo scesi al piano inferiore dell'allestimento, già appagati e contenti, credendo che le opere fossero terminate, abbiamo scoperto di essere solo a metà e che ci attendeva ancora tutta la parte più bella (o meglio quella che mi è piaciuta di più forse perché conoscevo meno questa serie di stampe) le "Sessantanove stazioni del Kisokaido".



L'unica cosa che ho trovato come difetto è che, anche qui come era già stato a Palazzo Reale a Milano per la mostra sugli Ukiyo-e, non è stata dedicata nessuna attenzione alla tecnica; le didascalie riportavano semplicemente la scritta "incisione su legno policroma" e tutte le spiegazioni giravano intorno al concetto di "visione nipponica" dell'arte, della prospettiva e del rappresentare la realtà.. tutto molto interessante davvero, ma qualche spiegazione in più sulla mokuhanga vera e propria secondo me avrebbe fatto apprezzare le stampe se possibile ancora di più.. o almeno so che così è stato per me e anche per mio marito che ormai a furia di sentirmi parlare di "bokashi" e "gomazuri" a non finire mi chiedeva indicazioni di come fosse fatto un effetto o l'altro. Mentre per esempio personalmente ho trovato abbastanza ridondante il filmato che riproponeva semplicemente immagini delle stampe, ma ripeto, forse è una tara mia ora che pratico la mokuhanga e mi aspetto che tutti sarebbero interessati a vedere come le stampe sono realizzate mentre magari così non è.


Semplicemente magnifiche poi le stampe degli ultimi anni, intorno al 1857, una più meravigliosa dell'altra.


Dopo un pranzo veloce, per non farci mancare niente poi abbiamo fatto un salto al Musée du Quai Branly dopo aver visto una pubblicità abbastanza inequivocabile di stampe mokuhanga:


Intanto non eravamo mai stati in questo museo e ci è piaciuto moltissimo, la mostra dedicata a Paul Jacoulet è stata molto interessante: non conoscevo questo artista, e le stampe erano davvero belle, ma soprattutto qui, in opposto alla Pinacotheque, è stato dato grande spazio alle spiegazioni tecniche vere e proprie e questo non poteva che giovare al percorso secondo me. Quindi diverse vetrine con gli i blocchi intagliati e il baren e pigmenti per stampare, ma anche un video  interessantissimo che riassumeva le fasi principali di intaglio e stampa (e abbiamo notato entrambi, sia io che il marito che la gente di fermava a lungo a osservare gli strumenti e a guardare il filmato). 

Per il resto che dirvi, Parigi è sempre Parigi, bella e incantevole. Avendola già vista tante volte abbiamo camminato tantissimo senza meta semplicemente per goderci gli scorci dei palazzi e delle stradine.

Mi sarebbe piaciuto unite l'utile al dilettevole, e riuscire a trovare qualche negozio che vendesse carta giapponese, ma le mie ricerche su internet sono state infruttuose. Ma intanto mi accontento dell'ultimo ordine fatto su Intaglio (poco prima di partire e già arrivato) in cui ho ordinato tre nuovi tipi di carta e del legno 9mm per intagliare.. non vedo l'ora di provare tutto e di farvi ovviamente sapere!!

27 febbraio 2013

di due in due

E così anche la mostra è finita.
Giusto per spendere ancora due, ma davvero due parole.. grazie a tutti è stato bellissimo! Non pensavo che ogni nuova giornata potesse essere così bella e così unica ogni volta che riaprivo le porte della Chiesa... lo ammetto a distanza di una settimana e mezzo ho già un po' di nostalgia :)

Ma intanto continuiamo a postare stampe di alberi.
In tutto in mostra ne ho esposti 7, quindi ne mancherebbero solo più 3, ma visto che ho ricominciato a intagliare e sempre alberi sono, mi dovrete sopportare ancora un po'.

Anche per queste due niente di particolare: due blocchi uno per l'albero e uno per lo sfondo.. del primo però sono particolarmente soddisfatta... lo sfondo era esattamente quello che avevo in mente quando ho iniziato a stampare, e mai stampa fu più facile da finire.. semplicemente 4  (a volte però ne ho anche fatti 5) passaggi per ottenere uno sfondo abbastanza intenso che mi piacesse, e 2 passaggi per l'albero per avere la parte centrale del tronco di un bel nero intenso.


Glow in the night
2 blocchi di legno shina
stampata con acquerelli e inchiostro sumi su carta Azusa
6 passaggi di colore
tiratura 20 copie

Questa invece mi ha dato qualche problema in più.. saranno state le stelline quasi impercettibili che dopo molti passaggi un po' si perdevano (sto pensando se ristamparne alcune provando a ingrandirne l'intaglio) o la tonalità di blu.. o il fatto che l'ho stampata su carta koreana invece che su la Azusa che sto usando ultimamente.
A rivederla adesso sto pensando di fare qualche modifica, anche per fare giustizia al bellissimo albero che la mia amica Linda mi ha inviato dal Michigan (ok, non tutto l'albero ma solo la foto :))


Linda's tree
2 blocchi di legno shina
stampata con acquerelli e inchiostro sumi su carta Koreana
6 passaggi di colore
tiratura 20 copie


Ps: solo ora inserendo il link al blog di Linda, mi accorgo che anche una sua stampa si chiama "Glow".. e dire che quello è stato l'unico titolo a cui ho pensato parecchio.. quando si dice telepatia da lontano :)

11 febbraio 2013

qualche albero e un po' di neve

Oggi facciamo due al prezzo di uno. E' che sono abbastanza indietro con il mostrarvi le stampe, come del resto con i post, allora ve ne posto direttamente due :)

Se non l'avevate intuito qui continua la serie con gli alberi e ce ne saranno altri a seguire... del resto sono stati molto apprezzati durante la mostra, e mi divertono molto sia in fase di intaglio che di stampe dunque perché cambiare?

La verità è che sto imparando molto a stampare in questo modo. Per ottenere degli sfondi che siano abbastanza intensi devo ristampare lo stesso blocco diverse volte, cosa che prima non facevo (al massimo due volte per lo stesso colore) anche perché la carta che utilizzavo non me lo permetteva, saturandosi di inchiostro molto velocemente. Invece con la "nuova" carta Giapponese riesco a fare tanti tanti strati di colore e, ripeto sto imparando tanto sulla stampa.


A winter tale
3 blocchi di legno shina
stampata con acquerelli e inchiostro sumi su carta Azusa
8 passaggi di colore
tiratura 20 copie

E rimanendo in tema di imparare, per fare la sfumatura qui sopra, dall'azzurro all'arancione, ho usato 2 blocchi. Ho prima stampato l'azzurro sfumandolo fino al bianco della carta e poi in seguito utilizzato una piccola parte di un altro blocco per fare solo la sfumatura arancione (non ho i blocchi da farvi vedere al momento visto che sono tutti in mostra!) ma mi domando se sia effettivamente questo  il modo migliore? Qualcuno sa darmi delucidazioni?


Luminescent
2 blocchi di legno shina
stampata con acquerelli e inchiostro sumi su carta Azusa
7 passaggi di colore
tiratura 20 copie


Niente di particolare invece su questa seconda, se non che all'inizio la luna avrebbe dovuto essere semplicemente del colore della carta. Pensavo che essendo questa non troppo sbiancata la luna sarebbe spiccata ma non esageratamente, invece complice forse il colore tendente al giallo in contrasto con lo sfondo blu, nelle stampe di prova era letteramente accesa come una lampadina. Quindi ho semplicemente intagliato sempre sul blocco del keyblock (che fortuna che non avevo "pulito" così in là : ) qualche macchia lunare in modo che la mia luna sia ancora luminosa ma non troppo.

Per tutti coloro che non sono venuti alla mostra e che non riusciranno a venire, lascio anche il meraviglioso haiku di Akutagawa Ryunosuke che ha dato il nome alla stampa: infatti mentre la stavo terminando e la sera leggevo i miei libri di poesie per prepararmi alle letture da fare in mostra, dopo aver scovato questa era inevitabile che diventasse il nome della stampa:

Luminescente
la luna sulla collina
profumo
di foglie cadute

Infine, parlando ancora un po' di carta al momento ne sto usando due, entrambe comprate da Woodlike Matsumura quando ancora ero a Kawaguchi, la Azusa e la Lenge: dovrebbe essere possibile acquistarle anche da qui (certamente lo è dall'America) e visto che la mia scorta sta velocemente esaurendosi presto mi toccherà verificare se è davvero così; come al solito il vero problema oltre al costo del materiale in sè (in questo caso ancora relativamente contenuto, sono entrambe carte ancora abbastanza economiche) e della spedizione sarà il salasso della dogana, quindi continuo ad essere alla ricerca di posti dove acquistare washi giapponese in Europa: i recenti acquisti da Falkiners non mi hanno soddisfatta, ma del resto avendo acquistato online qualche foglio di prova solo dalle specifiche tecniche e le foto senza toccare i campioni era abbastanza prevedibile (a tale proposito, visto che ho in programma a breve un weekend a Parigi qualcuno ha qualche indirizzo da consigliare?).

Per concludere davvero finalmente anche qui è arrivata la neve. Si è fatta attendere praticamente tutto l'inverno ma questa mattina ci siamo risvegliati in un paesaggio tutto bianco e silenzioso, quindi vi lascio  guarda un po' con un altro albero, questa volta dal vivo : )
A presto!


28 gennaio 2013

il giorno dopo

il piano superiore è stato tutto dedicato all'allestimento delle stampe

Va bene, in realtà sono due giorni dopo, e ieri i buoni propositi di scrivere il post fresco fresco di inaugurazione c'erano tutti, ma poi c'erano le cose da preparare per la dimostrazione, c'era la chiesa da ripulire dopo il piccolo buffet offerto al vernissage del sabato, e guarda un po' mi ritrovo solo ora a scrivere.

blocchi in primo piano!
Che poi a dirla tutta i miei ultimi post sono tutti uno scusarsi per la poca frequenza con cui aggiorno il blog, e in effetti mi spiace e mi scuso davvero, ma dopo un po' a leggere le stesse cose voi vi annoiate pure : )

altro scorcio del piano superiore
Dunque parliamo un po' di sabato. La giornata è stata intensa e incredibile. Il panico vero e proprio è iniziato verso le 11 con una intervista radiofonica (ommamma!) su una emittente locale, dopo essere stata contattata in seguito all'uscita di un'articolo che parlava un po' della residenza in Giappone, sempre su un giornale della zona. Allora diciamolo subito io non sono brava a gestire discorsi e stati emozionali, e se per esempio alla conferenza a Tokyo avevo la scusa dell'inglese e delle pause per la traduzione in Giapponese, qui neanche quella, ma semplicemente il puro panico da diretta... però la speaker Viviana è stata fantastica ad indirizzarmi e non farmi partire per la tangente con i miei racconti.

le mie stampine dedicate all'Hanami, tutte in fila

Dopo tutta queste emozioni c'erano le ultime cose da sistemare, le foto del Giappone che proprio non ne volevano sapere di stare attaccate ai pannelli, il piccolo buffet da imbandire, e incredibilmente velocemente sono arrivate le 16. E sono arrivate anche le persone, già fuori a fare la "fila" e aspettare che aprissimo le porte e poi, ininterrottamente tantissime fino a sera.

didattica! pannello storico informativo sulla Mokuhanga

Ho parlato con così tanta gente, salutato amici, spiegato intagli e passaggi di stampa, ma meno male che c'erano Sara (aiutata dal suo prezioso marito) e Fabio (il mio di marito, prezioso anche lui : )) ad aiutarmi nel dare spiegazioni e intrattenere le persone. E' stato bellissimo vedere come erano tutti curiosi e interessati di sapere come nascono le mie "stampine".

esempi di passaggi di stampa in due varianti molto diverse

La mostra poi voleva essere anche un po' didattica, e ho cercato di raccontare cosa sia la mokuhanga, come nasca, oltre a come accennavo prima il mio viaggio in Giappone.

Ieri pomeriggio è venuta nuovamente tantissima gente, e la dimostrazione di stampa davanti a un pubblico numeroso e attento è stata davvero emozionante!

dimostrazione di stampa

Bene, direi che per quanto riguarda il vernissage è tutto, la mostra sarà aperta fino al 27 febbraio, sto pensando di fare una piccola festa finale (perché diciamolo la giornata di sabato mi è piaciuta troppo) e sicuramente ci sarà una serata speciale a lume di candela in occasione di M'illumino di meno il 15 febbraio.

NB Questo post è senza foto perché ho esaurito lo spazio disponibile su blogger (ma come ho fatto?), adesso aggiornerò la mia pagina fb con un po' di immagini e nel frattempo qui si lavora per fare il passaggio a wordpress.. spero di non impiegarci troppo tempo perché ho tantissimi alberi nuovi da farvi vedere!!!
AGGIORNAMENTO: mi sono arresa a blogger e sarò qui ancora un po' direi : ) ma intanto eccovi alcune foto della mostra e a questo punto a prestissimo con gli alberi
e se volete leggere qualcosa un po' meno "di parte" potete andare qui: