21 dicembre 2012

un albero e un augurio


Twilight held us in her palm
3 blocchi di legno shina
stampati con acquerelli e inchiostro sumi su carta Azusa
8 passaggi di colore
tiratura 20 copie

Dicevamo che l'albero dello scorso post era solo l'inizio di una serie, ed in effetti qui si continua a intagliare e stampare, tanto che nel frattempo due settimane sono passate e nonostante questa fosse  finita da un po' non ho trovato il tempo di scrivere il post prima.

Ma nel frattempo ci sono state due dimostrazioni di stampa a Cherasco andate molto bene, con persone curiose e entusiaste di vedere come si produce davvero una stampa mokuhanga, e poi un grandissima sorpresa natalizia anticipata, di cui però vi parlerò nell'anno nuovo, e per cui sto lavorando tantissimo e vi dico solo più che questa volta mio marito ha vinto il "migliore regalo di natale" mi sa per i prossimi 10 anni : )

Se proprio non resistete e volete avere una anticipazione, ne parlerò presto sulla mia pagina facebook... ma intanto vi auguro delle feste che siano calde e piene di amore.
Ci si vede nell'anno nuovo!

Ps il titolo della stampa è, tanto per cambiare, preso da una canzone di Tori Amos (sì ascolto anche altra musica, veramente, però i suoi testi sono qualcosa di speciale per me), ve la lascio come piccolo regalo, la qualità del filmato ahimè non è gran che ma è l'unico che ho trovato con il video originale.
A presto!






7 dicembre 2012

solo la prima...


Northern Lights
2 blocchi di legno shina
stampata con acquerelli e inchiostro sumi su carta Azusa
5 passaggi di colore
tiratura di 20 copie

Sì, questa è decisamente solo la prima di una, spero, lunga serie (anche perché chi mi "segue" anche su fb sa che ne sto già terminando un'altra) ... mi sono troppo divertita prima a intagliarla e poi a stamparla dunque perché smettere?

il blocco dello sfondo: evidenziata con pennarello indelebile la zona della sfumatura centrale
L'idea da cui tutto è nato era quella di intagliare qualcosa di abbastanza complicato (almeno per me e per le mie tavolette di legno shina), ma senza troppi blocchi; infatti il secondo blocco non l'ho neanche toccato, ho semplicemente marcato con un pennarello la zona dove effettuare una sfumatura bokashi per creare un effetto di luce tra i rami (in foto non si vede molto però .. forse dovrei smetterla di fare le foto la sera?).

un po' di intaglio estremo per i rami dell'albero
E quindi mi sono prima divertita con l'intaglio e poi con la stampa del mio sfondo, con strati e sovrapposizioni di colore; per stampare ho utilizzato un kentoban, so che avevo detto che ero un po' stufa del floating kento che ogni tanto si sposta e dà problemi, ma in questo caso non avevo poi tutto questo bisogno di stampare a registro (anche se in verità dal momento che ho stampato il nero due volte un po' di precisione serviva..) e volevo sfruttare al massimo la misura del mio blocco di legno.

Mi rendo conto che può sembrare davvero diversa dalle altre cose fatte in precedenza, ma al momento la sento incredibilmente mia, e quindi continuo per questa strada.

Per finire piccolo aggiornamento. Sia domani 8 dicembre nel pomeriggio che domenica 16 sarò presente in galleria Evvivanoè a Cherasco per una dimostrazione di stampa mokuhanga. Stamperò questa e l'albero nuovo che vedrete presto (in più ci sarà una piccola sorpresa per chi vorrà provare a stampare da solo la sua prima xilografia giapponese).
Vi aspetto!

30 novembre 2012

aria di nuovo?


vi avevo accennato l'altra volta che c'era "aria di cambiamento".. in realtà non so ancora bene in che direzione questo mi porterà, ma intanto ho iniziato a lavorare ad un progetto abbastanza diverso dal mio solito.

Ma partiamo con ordine; mentre ero in Giappone devo dire che la voglia e l'entusiasmo di lavorare non mi sono mai mancati. Finito di intagliare gli ultimi blocchi, mentre stampavo già pensavo al progetto successivo avendo a lungo in mente di realizzare delle stampe ispirate alle bambole Kokeshi; ho iniziato a disegnarne tantissime e mentre ero ancora a Kawaguchi ho persino iniziato ad intagliare i blocchi della mia prima bambolina di cui ero anche abbastanza soddisfatta del risultato. 

Una volta arrivata a casa ho iniziato subito a lavorare alla seconda ed è a questo punto che è successo qualcosa; non so neanche io cosa sia capitato esattamente in me nella manciata di giorni  tra una bambola e l'altra, trascorsi a finire di impacchettare le ultime cose e a passeggiare per Tokyo. Quello che so è che per la prima volta in non so quanto tempo, non avevo voglia di cominciare un nuovo lavoro e l'intaglio non mi divertiva. Qualcosa era senz'altro cambiato e avevo voglia di nuovo.

Fatto sta che tra le tante cose viste a Tokyo, c'erano le opere di un artista che mi aveva colpito con le sue incisioni all'acquaforte, e tra queste una in particolare con l'immagine di un albero. Ho pensato che era qualcosa come quello che volevo fare ora, ma con la mokuhanga, e con tutte le possibilità in più che questa tecnica meravigliosa offre, potendo sfruttare le sfumature e la delicatezza dell'inchiostro ad acqua.

E alla fine è quello che ho iniziato a fare. Sono contenta e mi diverto molto. In fondo non è proprio questo il punto?
Del nuovo lavoro vi faccio per ora solo vedere il blocco dell'albero. E' stato un po' faticoso da intagliare ma anche entusiasmante, ogni ramo era una piccola sfida e  alla fine sono davvero felice del risultato.

Per quanto riguarda lo sfondo non ho ancora prodotto "la stampa" come davvero la voglio, come è nella mia testa. Ma ci sto arrivando e le ultime prove sono molto soddisfacenti.
Sono contenta di iniziare un progetto come non lo ero da tempo. Penso che questa cosa mi accompagnerà a lungo e spero di non stufarvi con i miei scheletri di albero e le loro luci.

Intanto sono ancora più contenta perché la "mia gallerista" Sara si è rivelata entusiasta (Sara, forse esagero un po'?) della prova quindi io continuo spedita verso nuovi lavori con ancora più voglia.
A proposito di Sara da domani inaugura a Cherasco l'esposizione natalizia di Evvivanoè dove potrete trovare anche le mie stampe. Io sarà in galleria per quasi tutta domenica 2 e prossimamente a data da stabilirsi per una dimostrazione di stampa.
Spero di vedervi.
A presto.

20 novembre 2012

quello che rimane..


Reflexes I and II

Printed with watercolors on Korean handmade paper
Image size is 18x23,5 cm 
Paper size is 22x29,5 cm
8 wood blocks
12 color layers

Rieccomi! "e finalmente" forse dirà qualcuno... la verità è che sono rientrata a casa lunedì notte e la scorsa settimana è passata in un lampo, letteralmente volata. Non saprei neanche dire con esattezza quello che ho fatto.. beh ho dormito, dormito e poi dormito, poi disfatto valige, e messo a posto strumenti nuovi e vecchi, e iniziato lentamente a lavoricchiare.. sono in una strana fase in cui non so bene cosa farò nei miei prossimi lavori, ci sono tante idee, tante cose da sperimentare e forse farei bene a darmi un po' di tempo per pensarci.

Ma per parlare di questo c'è tempo nei prossimi post, intanto cosa rimane di 5 intensissime settimane passate a disegnare, intagliare e stampare? Il tempo in Giappone è volato, abbiamo lavorato tanto (se di lavoro si può parlare secondo qualcuno : )) e a parte qualche occasionale passeggiata non abbiamo fatto molto oltre allo stare in studio e poi ovviamente condividere del tempo insieme.. e ho anche realizzato quanto io sia stata fortunata non solo ad essere stata scelta ma anche e soprattutto nella "scelta" delle altre persone che con me hanno preso parte alla residenza. 

Leggevo infatti tempo fa del disappunto di una residenza artistica da parte di una illustratrice.. e leggendo le sue parole mi sono realmente resa conto della fortuna che abbiamo avuto, ad esserci trovati così bene insieme, ad aver voluto condividere praticamente tutto dalla colazione alla cena e la cosa che per me è stata forse più importante cioè che al di fuori dello studio non ci sono stati grandi discorsoni sull'arte, sui critici, sui movimenti o su chissà che, e ognuno di noi parlava del proprio lavoro nello stesso modo, con umiltà e con la consapevolezza di essere davvero fortunati a fare quello che amiamo. 

E quindi cosa è quello che rimane? Qualche stampa ancora da firmare, un sacco di materiali e carte comprate, da riordinare e poi cominciare ad usare, molta voglia di sperimentare e mettersi alla prova, ma soprattutto i ricordi delle risate e del tempo trascorso insieme, nonché di tante piccole cose imparate confrontandosi con il lavoro degli altri, e la speranza di rivedersi ancora, presto.

PS come probabilmente i più avranno indovinato, le stampe in alto sono quelle realizzate durante la residenza; sono due stampe separate e distinte, ma hanno senso solo insieme, quindi è così che ve le mostro. Manco a dirlo il monte Fuji è stato presente nei lavori di tutti noi, ma una presenza così "ingombrante" non poteva certo passare inosservata : )

12 novembre 2012

ultimissime da Tokyo

ultima foto al Fuji, vista dal bus per Tokyo
Ed eccoci arrivati davvero davvero alla fine.. vi scrivo dall'aeroporto, tra un ora mi imbarco e tra 18 ore dovrei essere a Milano, poi solo più due ore di macchina e finalmente casa, come dire una passeggiata : )

sala relax al Nui hostel di Tokyo
Battutine a parte gli ultimi due giorni sono stati abbastanza intensi, prima i saluti e poi un tour de fource Tokyese tra shopping e gallerie d'arte.
Ma andiamo per ordine, sabato mattina alle 9 avevamo il bus che da Kawaguchiko ci avrebbe portato a Tokyo Shinjuko.. arrivati dopo due ore non abbiamo resistito a fare un giro nel quartiere con i suoi grattacieli e mille negozi; ma le cose da fare erano troppe per cui dopo un pranzo veloce ed economico ci siamo diretti al Nui Hostel dove io e Yoonmi abbiamo diviso la camera. L'ostello mi è piaciuto moltissimo e lo raccomando senz'altro a chiunque capitasse a Tokyo, le camere da due sono un po' piccole ma i letti sono grandi e forse in camerata si sta tutto sommato meno stretti.

Dopo il checkin (e l'addio a Tomas che era stato con noi fino a quel momento) ci siamo dirette di corsa verso la zona di Kappabashi, e se chi è già stato qui sa già che si tratta di una grandissima via di utensili e strumenti per la cucina, da piatti e scodelle a meravigliosi e affilatissimi coltelli, sappiate che noi avevamo l'altissimo intento di trovare una pietra per affilare in nostri strumenti. E visto che avevamo un appuntamento ed eravamo già in ritardo, abbiamo completamente ignorato tutte le meraviglie che c'erano in giro e ci siamo dirette verso i negozi di coltelli che ci sembravano tra i più forniti ed abbiamo ognuna trovato quello che stavamo cercando, una "polishing" stone naturale, per l'ultimissimo passaggio di affilatura (la mia era parzialmente rovinata per cui ho persino risparmiato un bel po').


Siamo comunque riusciti ad arrivare in ritardo all'appuntamento con un amico di Yoonmi che vive a Tokyo ed è anche lui artista e che ci ha portato in una stupenda galleria moderna.. e qui abbiate pazienza, ma non ho proprio idea di dove fossimo (posso dirvi che la fermata del metro era Kiyosumi-Shirakawa : )). Lo spazio espositivo è davvero bello, dislocate su tre piani tante piccole gallerie e studi con giovani artisti giapponesi (e non) con molte cose interessanti.

passeggiata lungo il fiume Sumida, dall'ostello ad Asakusa
Domenica la giornata non sembrava promettere benissimo, ma dopotutto noi avevamo solo più qualche ora da trascorrere a Tokyo, abbiamo quindi fatto una passeggiata lungo il fiume fino al quartiere di Asakusa che si è rivelato pieno di gente e di turisti.
Sono passate così le ultime ore giapponesi, con un po' di malinconia a pensare che tutto questo sia realmente finito, ma anche con un bel po' di voglia di tornare a casa.. e con la consapevolezza e la speranza che probabilmente ci ritroveremo tutti nel 2014, per la seconda conferenza sulla mokuhanga... arrivederci quindi!

uno scorcio del fiume Sumida com'era in una stampa ukiyo-e e come è adesso

8 novembre 2012

quasi alla fine...


Lo so, aspettavate il post sui byobu, l'avevo promesso, ma in verità è ancora lì tra le bozze, e dopo che ieri il maestro è tornato da Tokyo per un ultima lezione e per aiutarci a incollare le nostre stampe sui pannelli, ho deciso che devo meditarci ancora sopra, e che lo finirò al ritorno in Italia (così avrò anche occasione per parlare ancora della residency per un bel po').


Di che parlarvi quindi? Del fatto che mancano due giorni alla fine della residenza? Del fatto che le giornate ormai sono terse e frizzanti e in giorni come oggi pensare alla valigia o alle cose da spedire a casa fa ancora più tristezza per cui meglio passeggiare tra i caldi colori degli aceri giapponesi?


O del fatto che dopo appena un mese è difficile immaginare come possa essere fare una camminata, o anche solo fare la spesa, senza trovare il Fuji lì, bellissimo e maestoso che ti sorveglia a ogni passo...


...o della malinconia che aleggia nell'aria al pensiero di salutarsi, e lasciarsi dopo aver condiviso insieme questi giorni di lavoro, ma anche di risate... ed è vero che ormai con le email ci si sente con facilità da ogni parte del mondo, ma dirsi addio così dopo un esperienza del genere non è facile.

Va beh, mi rendo conto di essere stata abbastanza deprimente, e i saluti veri non ci sono neanche ancora stati! 
Per sdrammatizzare un po' vi lascio con le prime stampe realizzate qui a Kawaguchiko...vi ricordate? : )


PS La residenza termina sabato, rientreremo tutti con il bus a Tokyo per poi partire ognuno verso il proprio paese. Io sarò di ritorno lunedì sera, ma, wifi permettendo, spero di riuscire a postare ancora un saluto prima del mio rientro in Italia.. a presto!

30 ottobre 2012

open studio.. e ancora domenica

i nostri biglietti da visita e i depliant della residency
dal momento che sto ancora finendo di preparare il post sul workshop di byobu, e che nel frattempo in genere passo il tempo a stampare, eccovi qualche foto dell'open studio di sabato; l'occasione serve in genere ai vicini curiosi per venire a vedere cosa fanno effettivamente questi strani personaggi non giapponesi che si aggirano nel quartiere, e ovviamente ad amanti e conoscitori per sapere un po' di più degli artisti e del loro lavoro.

Keikosan intrattiene gli ospiti
Ci era stato spiegato da Keiko come sarebbe più o meno andata la giornata, ed eravamo un po' preoccupati di dover intrattenere le persone, ma dopo una prima fase in cui ci siamo sentiti un po' tipo "animale allo zoo" con tutti che ci osservavano curiosi mentre lavoravamo, il pomeriggio è trascorso piacevolmente tra tè e dolcetti, a cercare di chiaccherare al confine tra l'inglese e il giapponese con i nostri ospiti.

le cartoline di Yoonmi
Nella foto qui sopra la bellissima idea di Yoonmi, delle cartoline stampate a mano da lasciare agli ospiti (anche io ne ho approfittato e ne ho presa una : ))
Mentre qui sotto sempre Yoonmi con un piccolo libro pop up interamente realizzato con la mokuhanga.. delizioso:


Insomma il sabato è trascorso velocemente tra le pulizie prima per preparare lo studio (si sa gli artisti sono disordinati) e poi le tante persone intervenute.
Tra queste c'era anche una ex allieva di Keiko, una dolcissima fanciulla di nome Saiaka (nella foto sotto sulla sinistra) che ci ha mostrato le sue incantevoli opere di calligrafia:


Domenica la giornata non prometteva bel tempo, ma dopo i tre giorni di workshop e il sabato trascorsi in casa avevamo troppa voglia di uscire, quindi piccola gita intorno al lago Saiko, appena a due passi da qui, approfittando del bus turistico con fermata a pochi minuti dal residence.

il lago Kawaguchi 
In particolare ci siamo fermati al villaggio Saiko Iyshi no sato Nenba, sicuramente turistico ma molto grazioso, valeva la pena per vedere le vecchie abitazioni ancora originali (forse un po' meno per i negozietti di ciapa-ciapa al loro interno : ))


Peccato che il Fuji questa volta non abbia voluto farsi vedere, ma la nebbia sulle montagne era molto suggestiva e la pioggerellina ha fatto sì che il villaggio non fosse troppo affollato di turisti.


Dopo una piccola pausa davanti al caldo fuoco per un te e un mochi appena fatto (ma la dimostrazione di come viene battuto il riso ce la siamo persa per un pelo) c'è stata anche occasione di ammirare qualche stampa originale (della serie noi solo una cosa abbiamo in mente :))


Molte stampe davvero belle, tutte con soggetto guerra, o battaglie o guerrieri, visto che il negozio in cui si trovavano era di armature per samurai.

il vero artista mokuhanga non si ferma davanti a nulla per ammirare delle stampe da vicino
Adesso corro di nuovo a stampare, la carta dovrebbe essere umida al punto giusto, ma prometto di scrivere prestissimo il post sui byobu!!!
Alla prossima!

23 ottobre 2012

di carta e di camminate

miei appunti e campioni da Awagami
ma guarda un po' che strano sono di nuovo indietro con i post.. una settimana è praticamente volata lavorando intensamente, io ho quasi finito di intagliare le mie due serie di blocchi e dopo le prime prove di stampa adesso sto provando vari tipi di carta che ci ha messo a disposizione Keiko.



Oltre ad una carta abbastanza basica e scolastica di cui abbiamo grandi quantità, Keiko ci ha fornito un bel numero di campioni delle cartiere Awagami, e tre diversi tipi di Hosokawa-washi della zona di Ogawa.

si discute con Keiko del problema di trovare buona carta Giapponese all'estero
In più visto che siamo qui, e che è il momento giusto per approfittarne, abbiamo ognuno ordinato qualche foglio di diversi tipi da Matsumura, grosso rivenditore di carta e attrezzi da cui pare sia possibile ordinare anche dall'estero (qui si pensa sempre al futuro : ))
Intanto che aspettiamo in nostro ordine da Matsumura, io ho iniziato a provare la carta Ogawa, e ce n'è una in particolare, di grammatura abbastanza leggera e color crema chiaro che mi è piaciuta molto.. e sto già pensando di farne scorte da portare in Italia prima della fine della residenza.

tra intaglio e stampa.. momento particolarmente caotico per la mia scrivania
Come dicevo in settimana si è lavorato tanto per tutto il giorno e poi la sera a nanna prestissimo.
Ma sabato la giornata era troppo bella e assolata per non approfittarne.
Abbiamo di nuovo camminato a lungo intorno al lago per arrivare fino ad una funivia adocchiata la scorsa settimana:

sulla funivia, uno scorcio del lago sotto di noi
Con pochi Yen ci siamo pagati il "viaggio" e il paesaggio alla sommità della collina era davvero mozzafiato.. peccato solo che il monte Fuji non avesse tanta voglia di mostrarsi e fosse in parte coperto dalle nuvole, in compenso panorama del lago e delle montagne era bellissimo.


per chi fosse curioso di sapere dove si trova la residenza, guardando la foto sulla sponda sinistra dopo il lungo ponte e dopo quella specie di promontorio che sporge, ecco noi siamo proprio lì : )
Anche la domenica è passata, tra un po' di lavoro, altre passeggiate, un po' di sano shopping turistico, per poi tornare verso sera a casa e guarda un po' trovarlo sempre lì, rassicurante e maestoso.. 



Domani comincia il workshop di pannelli byobu! speriamo questa volta di poter fare un po' di foto!!

19 ottobre 2012

una collezione di stampe


Bene, sono semplicemente indietro di ben due post... dopo questo delle stampe vi dovrò raccontare della carta! Ma qui ormai il ritmo è serrato: ci si alza presto, si lavora tutto il giorno e alle 22 si spengono le luci.. adesso è venerdì pomeriggio e sono le 17 e io approfitto di qualche minuto di calma e del fatto che prima di domattina non posso stampare (ho appena messo ad inumidire della carta per delle prove di stampa) e cerco di recuperare un po' con i racconti.


Vi dicevo nell'ultimo post che lunedì Keiko ci ha mostrato le sue stampe nel suo ufficio.
Che meraviglia!
Intanto la tipologia di stampe è varia, da scatole per fiammiferi, a libri antichi, ai primi fumetti manga mai esistiti, a campionari per Kimono, a riproduzioni più o meno recenti di stampe antiche.

E oltre ad averci mostrato le stampe ci ha anche raccontato la storia di quasi ognuna di loro.
In particolare la mokuhanga era, fino all'avvento della stampa attuale, molto usata per riprodurre cataloghi e immagini di opere realizzate da altri: provate ad immaginare, che so, un catalogo di dipinti cinesi ma al posto delle foto dei dipinti la riproduzione in stampa degli stessi… oppure un catalogo di stoffe e pattern di kimono ma al posto dei ritagli di stoffe una piccola stampa che ne rappresenta il disegno.


La verità è che a parte le ovvie e famose stampe di Hokusai, Hiroshige, Utamaro e altri, la mokuhanga è stata utilizzata per moltissimo tempo non tanto come una forma d'arte, ma semplicemente come metodo per riprodurre immagini, dai volantini, alle cartoline per souvenir, alle scatole di fiammiferi. Ma non pensiate che queste stampe fossero minimamente "ordinarie". A parte l'incredibile capacità tecnica degli intagliatori, alcune opere hanno una bellezza a dir poco incredibile… e devo dire che sono state proprio queste ad affascinarmi di più tra quelle visionate insieme.



dettaglio della stampa precedente, notate i dettagli visibili solo in controluce
Ho trovato le scatole di fiammiferi commoventi, e i primi fumetti manga, interamente realizzati con la xilografia (anche i testi) semplicemente incredibili... poterne sfogliare uno con le mie mani è stata davvero un'esperienza emozionante.


A proposito dei questi fumetti, Keiko ci ha raccontato che questo tipo di opere erano molto diffuse e incredibilmente accessibili. Il loro prezzo era davvero basso (a volte come una scodella di ramen). Ma non solo, era uso che chi li comprava non li tenesse per sé ma li "facesse girare" tra amici e conoscenti, di modo che il maggior numero di persone potesse leggerli, anche di basso ceto (dopotutto c'erano le figure ad aiutare chi non sapeva leggere il testo); addirittura le stesse librerie invece di venderli erano use noleggiarli. Adesso è molto difficile trovarne copie intonse, e capita molto spesso che le librerie antiquarie quando ne vengono in possesso li "smembrino" tagliando le stampe dal resto, in modo da poter vendere più singole stampe a poco prezzo invece che un solo libro ad un prezzo più altro.

incredibili il dettaglio e la delicatezza delle sfumature in questi fiori!
Ascoltare Keiko che parla delle stampe e poterle non solo vedere da vicino, ma anche toccare è stato un vero privilegio, ci siamo sentiti tutti così fortunati di essere in questo posto e poter semplicemente "respirare" mokuhanga! 

Spero che questa volta sia davvero un "a presto" con il prossimo post!

PS questa mattina, dopo due giorni di pioggia ci siamo svegliati on questo panorama : )


16 ottobre 2012

working days

l'edificio sede del Mi LAB, al piano superiore le camere da letto, al piano terra cucina e sala comune e a destra in alto (si vede poco) lo studio

Dirò la verità.. avrei voluto finire questo post ieri sera, ma ero davvero troppo stanca e assonnata per cui eccovelo, fresco di mattina per me, e lo stesso per voi tra qualche ora; con sottofondo, come avevo promesso, un po' di foto dello studio dove lavoriamo.

lo studio è diviso in due grandi stanze con tre tavoli ciascuno (il mio è quello centrale) la luce mattutina non è proprio il massimo : )
Eravamo rimasti a sabato, e se questo era trascorso tra passeggiate e un po' di lavoro la domenica abbiamo tutti iniziato a lavorare come forsennati, persino Keiko San era stupita! La verità che alla voglia di lavorare si aggiunge un po' di ansia per riuscire a finire il progetto in così poco tempo.. 
E stato bello però intagliare nel nostro studio che è spaziosissimo e arioso, forse solo un pochino buio e freddino la mattina presto, ma con le luci artificiali e duro intaglio tutto si risolve.

altra immagine della nostra "metà" di studio, a destra i tavoli con pennelli e colori extra, a sinistra Linda al lavoro e parte del mio tavolo (ovviamente disordinatissimo)
Lunedì idem come sopra, abbiamo lavorato tutto il giorno praticamente dalle 8 alle 18 con una piccola pausa per il pranzo (che però abbiamo fatto fuori in un piccolo ristorante vicino, visto che eravamo tutti troppo stanchi per cucinare e soprattutto che un piatto di zaru soba costa 4 Euro!).

Dopo pranzo Keiko San ci ha invitato nel suo ufficio per mostrarci la sua fantastica collezione di stampe originali.. ma questo merita un post a parte (ho da farvi vedere un sacco di foto!)

il corridoio che divide le due stanzone
Abbiamo dunque ripreso il lavoro, e Keiko forse un po' impietosita ci ha cucinato un'ottimo stufato, l'Oden, e satolli e contenti del nostro comfort food ci siamo tutti avviati verso le nostre camere.

la stanza della carta con i tavoli per tagliarla prima di stampare e farla asciugare dopo
C'è da dire che ad aver influito al non aver postato tutto questo ieri, c'è anche il fatto che nella mia camera il wi-fi non prende e avrei dovuto finire il post al volo prima dell'ora di "spegnimento delle luci".. e visto che ero rimasta solo io nella saletta comune non volevo far rimanere Keiko in piedi solo per me…

la zona dell'affilatura strumenti con tantissime pietre di granatura diversa
Vi lascio con un ultima foto, non dello studio, e che chi mi segue su twitter o facebook ha già visto, ma non resisto:


gli strumenti acquistati a Tokyo sono arrivati domenica (sì avete capito bene e non ho sbagliato, la posta qui consegna la domenica) e sembrava che fosse Natale tanta la gioia di ognuno ad aprire il proprio pacchettino! Provati ieri sono fantastici e incredibilmente affilati!

Al prossimo post per parlare un po' della collezione di stampe di Keiko.

14 ottobre 2012

vita da residence



Ed eccoci finalmente arrivati al residence.
Come vi dicevo venerdì siamo arrivato tardi e stanchi, in più era buio per cui non avevamo bene l'idea di dove ci trovassimo davvero.
Dunque venerdì mattina  al nostro risveglio la vista del monte Fuji come prima cosa è stata davvero un'emozione per tutti. 
Ci siamo poi trovati in cucina con Keiko san per un tour degli alloggi (per le cose più triviali, come doccia e lavatrice), per passare finalmente a quello che tutti stavamo aspettando e cioè lo studio!

Un intero piano dell'edificio interamente dedicato ad un'arioso e luminoso studio, in stile giapponese con il tatami, ma appositamente adattato per noi con delle coperture di modo da poter utilizzare tavoli e sedie occidentali (io e le mie ginocchia siamo molto contente : ))


Questo il mio tavolo, prima che potessi minimamente toccarlo.. non sarà così pulito e ordinato per molto posso garantirvi.. purtroppo la luce del mattino non è stata proprio clemente per fare la foto, ma ormai siete abituati penso alle mie foto disastro.

Dopo una chiacchierata fatta singolarmente con Keiko per parlare del progetto a cui ognuno lavorerà, abbiamo pranzato; c'è stata poi la fortunata occasione di assistere brevemente ad un interessante workshop di bamboo, per poi finire la giornata con un giro del paese (cartina alla mano per non perderci in futuro) e lo shopping delle cose più essenziali.

allievi del workshop di cesti di bamboo
Sembra incredibile ma la sera eravamo così stanchi che dopo una bella zuppa con zucca cucinata da Paul (giusto un tantino piccante ma buona!) ce ne siamo andati tutti a dormire veramente presto.

Ad accoglierci sabato una giornata incantevole! Dopo una sveglia abbastanza presto abbiamo fatto una lunga passeggiata per poter vedere meglio il monte. Il residence si trova tra il lago e il monte Fuji ma noi volevamo vedere il monte dietro al lago, per cui abbiamo dovuto attraversarlo e la cosa ha richiesto parecchio tempo. E' stato davvero bello e una volta a destinazione ci siamo detti che ne valeva proprio la pena!

il monte Fuji visto da dietro il lago Kawagichi
Alcuni di noi sono tornati in studio dopo pranzo mentre altri hanno proseguito la giornata fuori; io avevo voglia di cominciare a lavorare (in teoria il lavoro vero e proprio comincerà lunedì ma morivo dalla voglia di provare il mio affilatissimo hangito) e di provare i nuovi materiali.

in Giappone anche i tombini fanno la loro figura
Ispirata dalla passeggiata (vi ricordate della mia mania per i tombini Giapponesi?) ho pensato di realizzare una piccola stampa extra al progetto, e sono riuscita a intagliare parte del keyblock. Spero domani di riuscire a fare la prima prova di stampa ma posso intanto dirvi che intagliare con il mio nuovo hangito è davvero tutta un altra cosa!!!

Ieri sera abbiamo avuto da Keiko san il permesso, per cui oggi farò un po' di foto dello studio da postare nei prossimi giorni, e vi terrò aggiornati con l'evoluzione del caos della mia scrivania : )

la mia scrivania.. dopo una mezza giornata di lavoro
Ora al lavoro, ho ancora un bel po' di coltelli da affilare!