30 ottobre 2012

open studio.. e ancora domenica

i nostri biglietti da visita e i depliant della residency
dal momento che sto ancora finendo di preparare il post sul workshop di byobu, e che nel frattempo in genere passo il tempo a stampare, eccovi qualche foto dell'open studio di sabato; l'occasione serve in genere ai vicini curiosi per venire a vedere cosa fanno effettivamente questi strani personaggi non giapponesi che si aggirano nel quartiere, e ovviamente ad amanti e conoscitori per sapere un po' di più degli artisti e del loro lavoro.

Keikosan intrattiene gli ospiti
Ci era stato spiegato da Keiko come sarebbe più o meno andata la giornata, ed eravamo un po' preoccupati di dover intrattenere le persone, ma dopo una prima fase in cui ci siamo sentiti un po' tipo "animale allo zoo" con tutti che ci osservavano curiosi mentre lavoravamo, il pomeriggio è trascorso piacevolmente tra tè e dolcetti, a cercare di chiaccherare al confine tra l'inglese e il giapponese con i nostri ospiti.

le cartoline di Yoonmi
Nella foto qui sopra la bellissima idea di Yoonmi, delle cartoline stampate a mano da lasciare agli ospiti (anche io ne ho approfittato e ne ho presa una : ))
Mentre qui sotto sempre Yoonmi con un piccolo libro pop up interamente realizzato con la mokuhanga.. delizioso:


Insomma il sabato è trascorso velocemente tra le pulizie prima per preparare lo studio (si sa gli artisti sono disordinati) e poi le tante persone intervenute.
Tra queste c'era anche una ex allieva di Keiko, una dolcissima fanciulla di nome Saiaka (nella foto sotto sulla sinistra) che ci ha mostrato le sue incantevoli opere di calligrafia:


Domenica la giornata non prometteva bel tempo, ma dopo i tre giorni di workshop e il sabato trascorsi in casa avevamo troppa voglia di uscire, quindi piccola gita intorno al lago Saiko, appena a due passi da qui, approfittando del bus turistico con fermata a pochi minuti dal residence.

il lago Kawaguchi 
In particolare ci siamo fermati al villaggio Saiko Iyshi no sato Nenba, sicuramente turistico ma molto grazioso, valeva la pena per vedere le vecchie abitazioni ancora originali (forse un po' meno per i negozietti di ciapa-ciapa al loro interno : ))


Peccato che il Fuji questa volta non abbia voluto farsi vedere, ma la nebbia sulle montagne era molto suggestiva e la pioggerellina ha fatto sì che il villaggio non fosse troppo affollato di turisti.


Dopo una piccola pausa davanti al caldo fuoco per un te e un mochi appena fatto (ma la dimostrazione di come viene battuto il riso ce la siamo persa per un pelo) c'è stata anche occasione di ammirare qualche stampa originale (della serie noi solo una cosa abbiamo in mente :))


Molte stampe davvero belle, tutte con soggetto guerra, o battaglie o guerrieri, visto che il negozio in cui si trovavano era di armature per samurai.

il vero artista mokuhanga non si ferma davanti a nulla per ammirare delle stampe da vicino
Adesso corro di nuovo a stampare, la carta dovrebbe essere umida al punto giusto, ma prometto di scrivere prestissimo il post sui byobu!!!
Alla prossima!

23 ottobre 2012

di carta e di camminate

miei appunti e campioni da Awagami
ma guarda un po' che strano sono di nuovo indietro con i post.. una settimana è praticamente volata lavorando intensamente, io ho quasi finito di intagliare le mie due serie di blocchi e dopo le prime prove di stampa adesso sto provando vari tipi di carta che ci ha messo a disposizione Keiko.



Oltre ad una carta abbastanza basica e scolastica di cui abbiamo grandi quantità, Keiko ci ha fornito un bel numero di campioni delle cartiere Awagami, e tre diversi tipi di Hosokawa-washi della zona di Ogawa.

si discute con Keiko del problema di trovare buona carta Giapponese all'estero
In più visto che siamo qui, e che è il momento giusto per approfittarne, abbiamo ognuno ordinato qualche foglio di diversi tipi da Matsumura, grosso rivenditore di carta e attrezzi da cui pare sia possibile ordinare anche dall'estero (qui si pensa sempre al futuro : ))
Intanto che aspettiamo in nostro ordine da Matsumura, io ho iniziato a provare la carta Ogawa, e ce n'è una in particolare, di grammatura abbastanza leggera e color crema chiaro che mi è piaciuta molto.. e sto già pensando di farne scorte da portare in Italia prima della fine della residenza.

tra intaglio e stampa.. momento particolarmente caotico per la mia scrivania
Come dicevo in settimana si è lavorato tanto per tutto il giorno e poi la sera a nanna prestissimo.
Ma sabato la giornata era troppo bella e assolata per non approfittarne.
Abbiamo di nuovo camminato a lungo intorno al lago per arrivare fino ad una funivia adocchiata la scorsa settimana:

sulla funivia, uno scorcio del lago sotto di noi
Con pochi Yen ci siamo pagati il "viaggio" e il paesaggio alla sommità della collina era davvero mozzafiato.. peccato solo che il monte Fuji non avesse tanta voglia di mostrarsi e fosse in parte coperto dalle nuvole, in compenso panorama del lago e delle montagne era bellissimo.


per chi fosse curioso di sapere dove si trova la residenza, guardando la foto sulla sponda sinistra dopo il lungo ponte e dopo quella specie di promontorio che sporge, ecco noi siamo proprio lì : )
Anche la domenica è passata, tra un po' di lavoro, altre passeggiate, un po' di sano shopping turistico, per poi tornare verso sera a casa e guarda un po' trovarlo sempre lì, rassicurante e maestoso.. 



Domani comincia il workshop di pannelli byobu! speriamo questa volta di poter fare un po' di foto!!

19 ottobre 2012

una collezione di stampe


Bene, sono semplicemente indietro di ben due post... dopo questo delle stampe vi dovrò raccontare della carta! Ma qui ormai il ritmo è serrato: ci si alza presto, si lavora tutto il giorno e alle 22 si spengono le luci.. adesso è venerdì pomeriggio e sono le 17 e io approfitto di qualche minuto di calma e del fatto che prima di domattina non posso stampare (ho appena messo ad inumidire della carta per delle prove di stampa) e cerco di recuperare un po' con i racconti.


Vi dicevo nell'ultimo post che lunedì Keiko ci ha mostrato le sue stampe nel suo ufficio.
Che meraviglia!
Intanto la tipologia di stampe è varia, da scatole per fiammiferi, a libri antichi, ai primi fumetti manga mai esistiti, a campionari per Kimono, a riproduzioni più o meno recenti di stampe antiche.

E oltre ad averci mostrato le stampe ci ha anche raccontato la storia di quasi ognuna di loro.
In particolare la mokuhanga era, fino all'avvento della stampa attuale, molto usata per riprodurre cataloghi e immagini di opere realizzate da altri: provate ad immaginare, che so, un catalogo di dipinti cinesi ma al posto delle foto dei dipinti la riproduzione in stampa degli stessi… oppure un catalogo di stoffe e pattern di kimono ma al posto dei ritagli di stoffe una piccola stampa che ne rappresenta il disegno.


La verità è che a parte le ovvie e famose stampe di Hokusai, Hiroshige, Utamaro e altri, la mokuhanga è stata utilizzata per moltissimo tempo non tanto come una forma d'arte, ma semplicemente come metodo per riprodurre immagini, dai volantini, alle cartoline per souvenir, alle scatole di fiammiferi. Ma non pensiate che queste stampe fossero minimamente "ordinarie". A parte l'incredibile capacità tecnica degli intagliatori, alcune opere hanno una bellezza a dir poco incredibile… e devo dire che sono state proprio queste ad affascinarmi di più tra quelle visionate insieme.



dettaglio della stampa precedente, notate i dettagli visibili solo in controluce
Ho trovato le scatole di fiammiferi commoventi, e i primi fumetti manga, interamente realizzati con la xilografia (anche i testi) semplicemente incredibili... poterne sfogliare uno con le mie mani è stata davvero un'esperienza emozionante.


A proposito dei questi fumetti, Keiko ci ha raccontato che questo tipo di opere erano molto diffuse e incredibilmente accessibili. Il loro prezzo era davvero basso (a volte come una scodella di ramen). Ma non solo, era uso che chi li comprava non li tenesse per sé ma li "facesse girare" tra amici e conoscenti, di modo che il maggior numero di persone potesse leggerli, anche di basso ceto (dopotutto c'erano le figure ad aiutare chi non sapeva leggere il testo); addirittura le stesse librerie invece di venderli erano use noleggiarli. Adesso è molto difficile trovarne copie intonse, e capita molto spesso che le librerie antiquarie quando ne vengono in possesso li "smembrino" tagliando le stampe dal resto, in modo da poter vendere più singole stampe a poco prezzo invece che un solo libro ad un prezzo più altro.

incredibili il dettaglio e la delicatezza delle sfumature in questi fiori!
Ascoltare Keiko che parla delle stampe e poterle non solo vedere da vicino, ma anche toccare è stato un vero privilegio, ci siamo sentiti tutti così fortunati di essere in questo posto e poter semplicemente "respirare" mokuhanga! 

Spero che questa volta sia davvero un "a presto" con il prossimo post!

PS questa mattina, dopo due giorni di pioggia ci siamo svegliati on questo panorama : )


16 ottobre 2012

working days

l'edificio sede del Mi LAB, al piano superiore le camere da letto, al piano terra cucina e sala comune e a destra in alto (si vede poco) lo studio

Dirò la verità.. avrei voluto finire questo post ieri sera, ma ero davvero troppo stanca e assonnata per cui eccovelo, fresco di mattina per me, e lo stesso per voi tra qualche ora; con sottofondo, come avevo promesso, un po' di foto dello studio dove lavoriamo.

lo studio è diviso in due grandi stanze con tre tavoli ciascuno (il mio è quello centrale) la luce mattutina non è proprio il massimo : )
Eravamo rimasti a sabato, e se questo era trascorso tra passeggiate e un po' di lavoro la domenica abbiamo tutti iniziato a lavorare come forsennati, persino Keiko San era stupita! La verità che alla voglia di lavorare si aggiunge un po' di ansia per riuscire a finire il progetto in così poco tempo.. 
E stato bello però intagliare nel nostro studio che è spaziosissimo e arioso, forse solo un pochino buio e freddino la mattina presto, ma con le luci artificiali e duro intaglio tutto si risolve.

altra immagine della nostra "metà" di studio, a destra i tavoli con pennelli e colori extra, a sinistra Linda al lavoro e parte del mio tavolo (ovviamente disordinatissimo)
Lunedì idem come sopra, abbiamo lavorato tutto il giorno praticamente dalle 8 alle 18 con una piccola pausa per il pranzo (che però abbiamo fatto fuori in un piccolo ristorante vicino, visto che eravamo tutti troppo stanchi per cucinare e soprattutto che un piatto di zaru soba costa 4 Euro!).

Dopo pranzo Keiko San ci ha invitato nel suo ufficio per mostrarci la sua fantastica collezione di stampe originali.. ma questo merita un post a parte (ho da farvi vedere un sacco di foto!)

il corridoio che divide le due stanzone
Abbiamo dunque ripreso il lavoro, e Keiko forse un po' impietosita ci ha cucinato un'ottimo stufato, l'Oden, e satolli e contenti del nostro comfort food ci siamo tutti avviati verso le nostre camere.

la stanza della carta con i tavoli per tagliarla prima di stampare e farla asciugare dopo
C'è da dire che ad aver influito al non aver postato tutto questo ieri, c'è anche il fatto che nella mia camera il wi-fi non prende e avrei dovuto finire il post al volo prima dell'ora di "spegnimento delle luci".. e visto che ero rimasta solo io nella saletta comune non volevo far rimanere Keiko in piedi solo per me…

la zona dell'affilatura strumenti con tantissime pietre di granatura diversa
Vi lascio con un ultima foto, non dello studio, e che chi mi segue su twitter o facebook ha già visto, ma non resisto:


gli strumenti acquistati a Tokyo sono arrivati domenica (sì avete capito bene e non ho sbagliato, la posta qui consegna la domenica) e sembrava che fosse Natale tanta la gioia di ognuno ad aprire il proprio pacchettino! Provati ieri sono fantastici e incredibilmente affilati!

Al prossimo post per parlare un po' della collezione di stampe di Keiko.

14 ottobre 2012

vita da residence



Ed eccoci finalmente arrivati al residence.
Come vi dicevo venerdì siamo arrivato tardi e stanchi, in più era buio per cui non avevamo bene l'idea di dove ci trovassimo davvero.
Dunque venerdì mattina  al nostro risveglio la vista del monte Fuji come prima cosa è stata davvero un'emozione per tutti. 
Ci siamo poi trovati in cucina con Keiko san per un tour degli alloggi (per le cose più triviali, come doccia e lavatrice), per passare finalmente a quello che tutti stavamo aspettando e cioè lo studio!

Un intero piano dell'edificio interamente dedicato ad un'arioso e luminoso studio, in stile giapponese con il tatami, ma appositamente adattato per noi con delle coperture di modo da poter utilizzare tavoli e sedie occidentali (io e le mie ginocchia siamo molto contente : ))


Questo il mio tavolo, prima che potessi minimamente toccarlo.. non sarà così pulito e ordinato per molto posso garantirvi.. purtroppo la luce del mattino non è stata proprio clemente per fare la foto, ma ormai siete abituati penso alle mie foto disastro.

Dopo una chiacchierata fatta singolarmente con Keiko per parlare del progetto a cui ognuno lavorerà, abbiamo pranzato; c'è stata poi la fortunata occasione di assistere brevemente ad un interessante workshop di bamboo, per poi finire la giornata con un giro del paese (cartina alla mano per non perderci in futuro) e lo shopping delle cose più essenziali.

allievi del workshop di cesti di bamboo
Sembra incredibile ma la sera eravamo così stanchi che dopo una bella zuppa con zucca cucinata da Paul (giusto un tantino piccante ma buona!) ce ne siamo andati tutti a dormire veramente presto.

Ad accoglierci sabato una giornata incantevole! Dopo una sveglia abbastanza presto abbiamo fatto una lunga passeggiata per poter vedere meglio il monte. Il residence si trova tra il lago e il monte Fuji ma noi volevamo vedere il monte dietro al lago, per cui abbiamo dovuto attraversarlo e la cosa ha richiesto parecchio tempo. E' stato davvero bello e una volta a destinazione ci siamo detti che ne valeva proprio la pena!

il monte Fuji visto da dietro il lago Kawagichi
Alcuni di noi sono tornati in studio dopo pranzo mentre altri hanno proseguito la giornata fuori; io avevo voglia di cominciare a lavorare (in teoria il lavoro vero e proprio comincerà lunedì ma morivo dalla voglia di provare il mio affilatissimo hangito) e di provare i nuovi materiali.

in Giappone anche i tombini fanno la loro figura
Ispirata dalla passeggiata (vi ricordate della mia mania per i tombini Giapponesi?) ho pensato di realizzare una piccola stampa extra al progetto, e sono riuscita a intagliare parte del keyblock. Spero domani di riuscire a fare la prima prova di stampa ma posso intanto dirvi che intagliare con il mio nuovo hangito è davvero tutta un altra cosa!!!

Ieri sera abbiamo avuto da Keiko san il permesso, per cui oggi farò un po' di foto dello studio da postare nei prossimi giorni, e vi terrò aggiornati con l'evoluzione del caos della mia scrivania : )

la mia scrivania.. dopo una mezza giornata di lavoro
Ora al lavoro, ho ancora un bel po' di coltelli da affilare!

12 ottobre 2012

riassunto delle puntate precedenti

Arrivati a Kawaguchi ieri sera vi scrivo direttamente dal residence in cui siamo ospiti!

l'ingresso del negozio di carta Ozuwashi
Gli ultimi giorni sono stati incredibilmente pieni e non sono riuscita a trovare un attimo per fermarmi e raccontarvi qualcosa. Ma non solo, adesso che ho acceso il computer per iniziare a scrivere questo post ho dovuto prima concentrarmi un attimo per cercare di ricordare cosa è davvero accaduto negli ultimi due giorni perché dall'ultima volta mi sembrano passati mesi!

Cominciamo dunque da mercoledì. La giornata è cominciata presso gli uffici MI LAB per allestire  la mostra con i nostri lavori. La cosa è durata un oretta circa (si sa che gli artisti alle volte sono rompiscatole : )) poi siamo quasi tutti partiti alla volta di Ozuwashi, famoso negozio di carta.
Il negozio è grandissimo e incredibilmente fornito, ma solo una "piccola" parte è dedicata alla mokuhanga; abbiamo girato un po' per il negozio e poi deciso di comprare un campione di carte e qualche foglio da provare al residence ed eventualmente ordinarne altra da lì.

un'altra immagine di Ozuwashi
Dopo un folle giro per Shibuya a vedere la "vera" Tokyo e una breve rinfrescata in albergo è cominciato il vero evento della giornata e cioè la conferenza.. eravamo tutti nervosi di parlare davanti ad altre persone di noi e delle nostre opere, (io poi ero anche nervosa di dover fare il mio discorso in inglese!) ma alla fine ce la siamo cavata tutti e il pubblico è stato partecipe e caloroso... diverse persone sono intervenute e sono stati tutti davvero carini e gentili, facendo domande e mostrandosi curiosi.
La giornata è finita in un piccolo party notturno in albergo, abbiamo scaricato la tensione bevendo birra e facendoci un bel po' di risate!

il negozio di strumenti vicino ad Akihabara
Ieri invece avevamo tutto il giorno per noi!
Dopo una mattiniera colazione, io Linda e Tomas abbiamo seguito Paul per le vie di Tokyo alla ricerca di un meraviglioso negozio di coltelli per intaglio in cui lui era già stato... la ricerca è stata dura, non avevamo l'indirizzo o il nome ed era passato molto tempo da quando Paul era stato lì l'ultima volta, ma alla fine, quando stavamo quasi desistendo dal nostro proposito l'abbiamo trovato! e non so dirvi la meraviglia! una piccola bottega dedicata esclusivamente a coltelli e lame. Non abbiamo resistito e ognuno ha comprato qualcosa.. una volta scelta la lama e deciso il tipo di affilatura a noi più gradita abbiamo lasciato l'indirizzo del residence in Kawaguchi e le nostre belle sgorbie ci saranno recapitate direttamente lì! (Paul ha addirittura portato con sé alcuni strumenti da far affilare per pochi euro)

l'interno del negozio..
.. e il nostro ordine
Il resto della giornata è passato velocemente, tra un tardo pranzo con visita al bellissimo Hama-rikyu Garden e una corsa per incontrarci nella lobby dell'albergo e poi a prendere il bus per Kawaguchiko-cho.. siamo arrivati nel residence verso le 9, e dopo una piccola introduzione alla vita in comune tutti a nanna!



Questa mattina ci siamo svegliati con il Fuji che ci guardava ed è stata un'emozione.. ma per quello dovrete aspettare il prossimo post : )

9 ottobre 2012

un workshop e poche foto

locandina che pubblicizza la residency negli uffici del CfSHE
Come potete leggere dal titolo del post la giornata di oggi è cominciata con una notizia non proprio bellissima; dal momento che la nostra residency è completamente finanziata dal governo giapponese, i diritti delle immagini delle giornate "ufficiali" sono ad uso esclusivo del MI-LAB per cui sebbene io abbia potuto fare moltissime foto non mi è possibile postarle qui: le uniche  che credo di poter postare senza problemi sono quelle del mio hangito prima e dopo il trattamento di affilatura e temo dovrete accontentarvi di quelle.

E non so dirvi quanto sia un peccato perché il workshop è stato incredibilmente interessante.. eravamo tutti contenti di avere l'occasione di poter affilare i nostri coltelli prima di iniziare a lavorare a Kawaguchi, ma nessuno davvero si aspettava fino a che punto la giornata di oggi sarebbe stata utile!

il mio hangito prima del "trattamento"
Il nostro maestro, Sekioka sensei, è stato incredibilmente paziente e attento prima a spiegarci tutti i passaggi e poi a visionare il nostro lavoro.. ma cominciamo dal principio; dopo le presentazioni e la visione di alcuni dei blocchi intagliati dal maestro che è intagliatore di professione, è cominciata la spiegazione sull'affilatura dell'hangito, il coltello che si usa per l'intaglio di tutte le linee nella xilografia giapponese: è il coltello più importante e la sua buona affilatura è indispensabile per ottenere le linee sottili e fluide tipiche di questa tecnica.

il mio hangito viene curvato con una pinza per facilitare l'affilatura
Si comincia estraendo parzialmente la lama dal manico, in modo che sporga più del normale, e poi con delle pinze la lama viene leggermente piegata come da foto sopra: questo servirà quando andremo ad affilare la parte piatto dell' hangito che è (abbiamo scoperto oggi) importantissima.
Vengono poi utilizzate in serie tre wet stones (pietre naturali che vanno usate dopo immersione in acqua) con grammatura diversa, dalla più "rozza" (arato) passando per una media (nakato che abbiamo scoperto essere circa #1200) fino alla più fine (shiageto) al tatto liscia come il marmo.

dopo il passaggio alla pietra più grezza da parte di Sekioka sensei
La prima pietra non si usa tutte le volte che si affilano i coltelli, ma solo quando è necessario ripristinare una lama perché la punta è smussata o perché, come nel caso di tutti noi, a forza di affilature errate la forma non è quella giusta!

Una volta ritrovata la giusta forma della lama si utilizzano di seguito le pietre media e fine da entrambi i lati della lama fino ad ottenere una affilatura perfetta. Mentre osservavamo il maestro ci rendevamo conto che non si trattava di cosa facile..lo strumento va impugnato in modo diverso a seconda che si stia affilando la parte anteriore o posteriore e bisogna tenere sempre la giusta angolazione della lama, ma quando abbiamo provato noi stessi ci siamo resi conto che la cosa era ancora più complicata di quanto pensassimo!
Se il lavoro è stato fatto bene, alla fine la lama è fin troppo affilata e potrebbe rompersi facilmente per cui si effettua un'operazione chiamata kogire in cui la punta viene passata ancora 2 volte sulla pietra fine per smussarla leggermente.

finito! fronte...
e retro
Dopo vari tentativi siamo tutti riusciti ad affilare ognuno il proprio hangito, e abbiamo assistito alla affilatura delle altre tipologie di strumenti.
La giornata è finita troppo in fretta, tra una tazza di te' e un dolcetto a parlare ancora di stampe, e ammirare il lavoro di Sekioka sensei, che ha dimostrato di nuovo la sua generosità e disponibilità rispondendo alle nostre mille domande; non è possibile ringraziare abbastanza Keiko san che è stata davvero instancabile e ha tradotto pazientemente tutto quello che veniva detto da entrambe le parti!

Domani conferenza con presentazione dei nostri lavori (e di noi stessi con annesso piccolo discorso!) quindi temo di nuovo niente foto.. speriamo tutti che in Kawaguchi si possano almeno condividere le foto del lavoro nello studio!