26 aprile 2013

... finalmente!






Wide open
2 blocchi di legno shina
stampata con acquerelli e inchiostro sumi su carta Azusa
7 passaggi di colore
tiratura 20 copie

Vi ricorderete che di questa ne avevo parlato qualche post fa. Confermo quanto detto la scorsa volta, mai più incaponirsi così tanto su un blocco! Anche perché alla fine lo scoraggiamento arriva inevitabile. 
Prova dopo prova continuavano a scollarsi sempre più rami, e qualcuno non sono proprio riuscita a reincollarlo.. per cui alcuni sono stati direttamente eliminati, mentre altri che erano proprio indispensabili sono stati "ricreati" con una specie di pasta stucco, il Quikwood, che avevo già usato qui.

Comunque finalmente (e sì lo dico proprio con liberazione e un piccolo sospiro) è finita. 
4 passaggi di colore per lo sfondo, e 3 (il colore dello sfondo ha molto bianco quindi per ottenere un bel nero intenso ho dovuto farne uno in più del solito) per il keyblock.

il keyblock e il blocco usato per lo sfondo
Non nascondo che sono soddisfatta del risultato, a me questa stampa piace un sacco, e non fosse stato per il problema blocco difettoso, anche l'intaglio di tutti questi rami mi ha divertita molto. Adesso sto lavorando a due piccoli alberi fioriti per una rassegna di stampe/quadri di piccole dimensioni a cui sono stata invitata a partecipare, ma è molto probabile che la stampa successiva sarà qualcosa di simile, anche perché devo ancora provare il compensato 9mm comprato su Intaglio, arrivato più di un mese fa e mai ancora utilizzato.

Vi lascio con un'altra piccola comunicazione di servizio, il 4 e 5 maggio a Milano presso la Stamperia 74/b replichiamo il corso di xilografia Giapponese, non vi siete ancora decisi a provare di realizzare la vostra prima stampa? E cosa aspettate? :)



16 aprile 2013

ritorniamo a parlare di alberi



Under your shadow
5 blocchi di legno shina
stampata con acquerelli e inchiostro sumi su carta Azusa
11 passaggi di colore
tiratura 20 copie

Questa stampa ha una gestazione un po' particolare, neanche troppo complicata o difficile.. semplicemente diversa dalle altre.
Intanto è stata fatta su "commissione": durante la mostra un "visitatore" (sì proprio tu Roberto ;)) era rimasto colpito da questa (e in effetti per tutti quelli che l'hanno visitata almeno una volta, la Sacra di San Michele non può non lasciare un ricordo unico) però a lui erano anche piaciuti molto gli alberi e a mettere insieme le cose e fare domanda "ma una Sacra con l'albero davanti invece della fanciulla no?" ci è voluto pochissimo.

E in effetti una volta avuta la pulce ho iniziato a pensarci anche io, senza troppa fretta, che c'era ancora la mostra in corso e tante cose da fare. Poi però è successo che stavo intagliando questi alberi qui sotto:

foto scattata mentre incollo l'hanshita sul blocco
e in genere lo facevo durante i momenti morti della mostra, o per fare qualche dimostrazione di intaglio in aggiunta a quelle di stampa... e la cosa con questi alberelli è stata un po' "strana".. infatti con tutti gli altri intagliati fino a quel momento accadeva sempre la stessa cosa: io intagliavo un albero, senza nessuna idea iniziale di quello che sarebbe venuto fuori, e poi dopo la prima prova di stampa in genere abbastanza facilmente decidevo uno sfondo, quasi un po' come se fosse l'albero intagliato a decidere per me. Questa volta invece niente. Ho fatto una prima prova di stampa del keyblock, ho corretto e ripulito lo sfondo, ne ho fatta un'altra e poi un'altra ancora fino a quando i miei alberelli mi sembravano proprio "perfetti" e nel frattempo niente, non un'immagine, non un'idea su che sfondo dargli. E qui abbastanza per caso, riparlando della mia stampa con la Sacra ho associato le due cose e tutto si è deciso da sè: quelli sarebbero stati gli alberi per la mia stampa con la sacra.



E qui scatta un po' di "barbatrucco", perché il taglio che avevo dato alla stampa originale mi piaceva molto, quindi ho molto semplicemente riutilizzato parte di due dei blocchi già intagliati e inchiostrati di un'altro colore.
Ho invece intagliato da zero un terzo blocco per il restante sfondo (questa volta solo uno per far sì che gli alberi non si perdessero troppo) e ritoccato un po' il keyblock con il disegno della Sacra, volendo che fosse in questa stampa più scuro e definito:


Rimaneva però un ultimo problema, ed era proprio il blocco con gli alberi:


Infatti il disegno era stato pensato all'inizio con gli alberi assolutamente centrali e primari nella stampa, potete vedere bene anche voi nella foto sopra che i rami più alti arrivano molto vicini alla fine del blocco (che stampando con un registro kento esterno coincide con la fine della stampa), come fare quindi perché gli alberi non fossero troppo predominanti e offuscassero la Sacra?


Qui mi sento davvero di aver fatto un trucchetto e non saprei come spiegarvelo se non facendovi vedere un'altra immagine: invece di cambiare i registri per la stampa finale del keyblock ho semplicemente inserito uno "spessore", una listarella di legno che facesse sì che i miei alberi automaticamente scendessero più in basso nella stampa finale (e quindi anche dovuto asportare un pezzetto di tronco di entrambi in basso) et voilà il gioco era fatto e il risultato finito esattamente come lo volevo.

Ecco quindi tutta la storia di questa stampa, niente di troppo complicato forse se non nel raccontarlo.. in effetti è stato più difficile scrivere il post per provare a farvi capire cosa avevo fatto che elaborare la stampa e tutto quanto.

Dalla prossima volta si torna a parlare di cose meno complicate.. intanto però c'è ancora questa da finire (se ne verrò mai a capo!) e qualcosa di nuovo da stampare.
A presto!

PS alla fine la stampa è piaciuta molto, e io ne sono stata molto contenta :)

11 aprile 2013

due giorni intensi


Lo scorso week end l'ho passato a Milano, a tenere il mio primo workshop "ufficiale" di xilografia Giapponese.
Sono stati due giorni intensi, pienissimi e a volte anche un po' stancanti, ma la verità più vera è che sono stati due giorni divertenti.. e insegnare mi è piaciuto enormemente.

Un workshop di due giorni mi sembrava il modo migliore per cominciare; un po' perché è come ho iniziato io e quindi avevo ben chiaro come ispirarmi per fare il corso, e le cose che volevo modificare rispetto a come l'avevo fatto io (o meglio, alcune cose che da studente avrei preferito aver fatto in modo diverso e su cui quindi ho potuto consigliare i "miei" studenti) e poi perché così formulato prevede secondo me il massimo vantaggio con la minima spesa; non mi fraintendete, non penso che in due giorni si possano imparare tutti i segreti della mokuhanga (e mi sa che non bastano neanche due anni), ma intanto si può creare la propria prima stampa e capire se la tecnica piace e si vuole continuare, e in quel caso fare un investimento degli strumenti base.. altrimenti va bene così e non si sono buttati via soldi per strumenti e carte che rimarranno chiuse in un cassetto.

dimostrazione di stampa (foto a cura della Stamperia 74/b)
Comunque, teorie a parte, ecco come effettivamente si è svolto il corso. Intanto due parole sul posto, la Stamperia 74/b è un posto favoloso... grande, luminosa con torchi e inchiostri per tutte le tecniche, un posto magico e di altri tempi.. una bellissima stanza tutta per noi dove abbiamo allestito due grandi tavoli, uno in cui si intagliava tutti insieme e uno in cui si stampava tutti insieme, non avremmo potuto avere spazio migliore.

Il corso è iniziato con un caffè e qualche chiacchera, qualche presentazione e una piccola introduzione alla stampa tradizionale Giapponese, qualche dritta su come elaborare il disegno da intagliare (io da principio consiglio sempre di non accaponirsi troppo sul disegno, ma di sperimentare con forme diverse.. niente linee e tanti colori da sovrapporre per poi divertirsi davvero quando si stampa) e poi via diretti con l'uso delle sgorbie e l'intaglio.


Gli allievi hanno intagliato di buona lena tutta la mattina (qualcuno è addirittura riuscito a iniziare a stampare qualcosa poco dopo pranzo) e per buona parte del pomeriggio, e alla sera, prima di andare via, tutti avevano fatto la loro prima prova di stampa.
Lo ammetto, sabato sera ero abbastanza stremata e quasi senza voce, abbastanza preoccupata su come avrei potuto parlare il giorno dopo .. mi sono fatta portare in giro per Milano come un pacchetto, e penso di essere stata di pochissima compagnia tutta la serata : )

Ma al mattino miracolosamente ero perfettamente in forma e pronta ad affrontare la nostra seconda giornata; e non ero la sola, prima dell'orario di inizio del corso tutti gli allievi erano già arrivati e si erano messi rigorosamente al lavoro, tutti a fare qualche modifica ai loro blocchetti, o a intagliare qualcosa di nuovo da aggiungere al lavoro del giorno prima... con un silenzio e una concentrazione impressionanti.. sì lo ammetto mi sono sentita davvero orgogliosa!

stampa per stampa i vari effetti che si possono ottenere (foto a cura della Stamperia 74/b)
Piano piano tutti hanno finito di intagliare e cominciato a stampare "seriamente"; hanno capito in fretta i miei allievi che l'unico segreto della stampa mokuhanga all'inizio è semplicemente stampare stampare stampare e fare una marea di prove buttando via fogli e fogli di carta... quanta acqua serve sul blocco? quanta colla? quanto colore? Prove, prove e ancora prove e alla fine della giornata tutti hanno prodotto almeno una stampa di cui erano davvero soddisfatti. Può una "maestra" essere più contenta di così? Non credo, a parte forse dopo il corso quando Ivan della stamperia mi ha detto che molti sarebbero tornati a comprare gli strumenti per provare e continuare da soli (o che so per un corso avanzato :))

Un grazie grandissimo va a Ivan Pengo e Moreno Chiodini della Stamperia, oltre ad avermi dato questa bellissima opportunità sono stati sempre presenti e disponibili in ogni minuto, senza di voi sarebbe stato tutto molto più faticoso e difficile! (ma anche un grande grazie a Sara che si è occupata dell'organizzazione :) non so che altro dire se non che spero di tornare al più presto in Stamperia!
E poi ovviamente grazie ai corsisti che sono stati tutti pieni di entusiasmo e voglia di imparare, ci siamo divertiti e abbiamo riso tantissimo.

Per quelli nella zona di Torino abbiamo in programma un workshop sempre di due giorni qui ad Avigliana, per informazioni potete contattare me direttamente oppure il MOV al 3384497857 o info@moderneofficinevalsusa.it


E per finire un'ottima notizia, in Stamperia sono adesso disponibili materiali e strumenti per la xilografia Giapponese: se avete bisogno di acquistare set di coltelli, pennelli, colle e carte adesso sapete dove andare senza dover fare acquisti su internet!

4 aprile 2013

l'arte di perseverare

O forse sarebbe stato meglio chiamare questo post "come sopravvivere con la testa dura come il marmo"
Ma cominciamo dal principio, più o meno due settimane fa ho postato su facebook questa foto chiedendo consiglio su come procedere:


dopo aver incollato l'hanshita e aver iniziato a intagliare infatti l'ultimo strato del mio blocco in compensato aveva iniziato a staccarsi.. tanto! Ho provato a incollare qualche parte con il vinavil, aspettato pazientemente che asciugasse e ricominciato. Niente da fare: al che ho postato la foto e sperato in un miracolo, che come immaginavo non c'è stato.
Dopo averci pensato un po' ho realizzato che la colpa poteva essere del fatto che avevo usato troppa colla quando avevo incollato il disegno e che la tensione della carta avesse fatto scollare l'ultimo strato,
Quindi con un po' di rassegnazione imbellita da un "anche oggi ho imparato qualcosa" ho girato il blocco, ridisegnato i miei rami (questa volta direttamente sul legno) e cominciato a intagliare.


E tutto è andato bene finché mi sono tenuta sul lato sinistro del blocco, ma poi il problema si è rivelato quello che avrei dovuto intuire dall'inizio e cioè che il blocco era fallato, infatti nella parte in alto a destra hanno cominciato a staccarsi dei pezzi, prima qualche rametto poi interi tronchi di alberi.

Ma mica ho pensato che fosse il caso di ricominciare con un altro blocco, no ci mancherebbe! Quindi munita di altro vinavil e un pennellino ho cominciato a incollare ogni singolo rametto che si staccasse. Alla fine mi sono pure detta che beh dopo tutto non era stato così terrificante e avevo fatto bene a non ricominciare da capo.


Peccato che poi ho fatto la prima prova di stampa. E alla prima è anche andata abbastanza bene, ma fatte le dovute correzioni e ribagnato il blocco e ristampato ecco che la seconda prova era peggio della prima, con molte più sbavature.. come possibile?
Il fatto è che man mano che il blocco di impregnava di acqua altri rami si scollavano parzialmente, e infatti a guardare bene il blocco in controluce si notano proprio delle parti in cui l'intaglio è sollevato e questo fa sì che l'acqua che si accumula lì sotto crei la sbavatura in fase di stampa.

Dopo innumerevoli correzioni il risultato che ho raggiunto ora è questo qui sotto:


E no non va ancora bene.. si vedono chiaramente delle parti soprattutto a sinistra dove i rami si allargano e si inspessiscono.

Domani però si parte alla volta di Milano per il mio primo workshop di Mokuhanga alla stamperia il Foglio, quindi questa stampa dovrà aspettare la prossima settimana per essere finita.
Era da un bel po' che non mi capitava una gestazione così lunga, ed è vero che l'intaglio sarebbe stato comunque abbastanza laborioso, ma forse se avessi ricominciato una terza volta con un blocco nuovo a quest'ora avrei decisamente finito.
Chissà se alla fine ho davvero imparato qualcosa :)