30 settembre 2014

Tokyo 2014: primi giorni

Hama-Rikyu gardens

Iniziavate già a darmi per dispersa e avevate perso ogni speranza sui post Giapponesi? La verità è che dopo due o tre giorni di aggiustamento jet-lag e dopo altri 4-5 da panico foto perse (ho cambiato il telefono e nonostante avessi fatto tutti i back-up immaginabili all'inizio niente, le foto vecchie proprio non volevano comparire) ho iniziato giusto ieri a pensare al blog e a quello che volevo scrivere. 
Non voglio tediarvi con tutto tutto quello che abbiamo fatto nelle due settimane trascorse a Tokyo, quindi ho pensato di fare un post pre-conferenza, uno per ogni giorno della stessa e un post conclusivo; forse così riuscirò anche a mettere a fuoco tutte le cose meravigliose che ho visto e l'esperienza incredibile che la conferenza è stata.

La foto qui sopra rappresenta abbastanza bene una certa parte di Tokyo, quella elegante e aggraziata dello stile classico e antico dei giardini giapponesi, dove ci si può perdere per ore, opposta ai grattacieli moderni e frenetici. Ma anche questa non è che una sfaccettatura di questa città immensa e pazzesca che solo dopo la quinta visita sto iniziando lentamente a conoscere; e se all'inizio quando pensavo al Giappone pensavo senza dubbio a Kyoto,  Tokyo mi sta entrando così tanto nel cuore con le sue contraddizioni e le sue follie che sto imparando ad amarla sempre di più (sarà forse anche per il fatto che ci sono i migliori negozi al mondo di carta, strumenti, legno e tutto quello che vi viene in mente legato alla mokuhanga?). 

Asakusa by night

Comunque dopo una partenza non proprio brillante, tra un collegamento aereo preso letteralmente al volo (ehm.. va beh), i bagagli persi e il disastroso jet-lag e aver passato il sabato a ciondolare abbastanza domenica eravamo pronti per una vacanza con una sola idea in mente: MOKUHANGA! (sì lo so, ho un marito che non è d'oro ma di più non me lo dite che si monta ancora di più la testa :))



Si è cominciato quindi con una mostra "Mokuhan Zomeki: What happened in Japan": una antologia da sogno su come si è evoluta e come è stata percepita negli anni l'evoluzione della stampa Giapponese al di fuori dei soli Ukiyo-e. Questa mostra è stata un incanto, se devo trovare un difetto era che non si potevano fare fotografie e non era stato previsto un catalogo (e, aggiungo ora, neanche un catalogo elettronico!). Soprattutto la sezione moderna e contemporanea vantava delle stampe di una bellezza indescrivibile; ho cercato a lungo anche solo una piccola selezione online di immagini (o anche solo degli artisti) da farvi vedere ma ogni ricerca è stata vana :(
Il resto della giornata è passando girollando per Ueno e dintorni, incantati dal suono delle cicale e dalla vista delle famiglie Giapponesi che puntualmente la domenica si "vestono bene" e vanno a godersi la natura come possono.
La sera abbiamo brindato e cantato al ricongiungimento con le nostre valige e dopo una mega dormita eravamo pronti per la settimana che ci attendeva.


lame in mostra nel negozio di strumenti Shimizu

Lunedì è cominciato portando i miei strumenti ad affilare; la piccola bottega Shimizu in Akihabara è famosa tra quelli che hanno avuto la fortuna di imparare la mokuhanga in Giappone. Un piccolo incanto dove si possono scegliere direttamente le lame da comprare, associarle all'impugnatura preferita e infine decidere quale tipo di affilatura di vuole. Il proprietario del negozio effettua anche un servizio di affilatura degli strumenti ad un prezzo veramente accessibile, e io questa volta li ho portati tutti e ho fatto davvero bene: oltre ad aver affilato i miei scalpelli superbamente ha anche trattato ogni lama con una cera per non farli arrugginire (facendomi tra l'altro capire che forse dovrei trattarli meglio i miei cari coltelli).

la singolare entrata di Woodlike Matsumura, impossibile non notarla

La tappa successiva è stata Woodlike Matsumura, la mecca per "tutto quello che vi serve ma non lo sapevate ancora" per la mokuhanga. Situato alla periferia ovest di Tokyo, non proprio facile da trovare se non vi siete organizzati prima con google map, questo è un negozio che non pare neanche tale, più un magazzino diciamo. Però hanno davvero tutto e di qualità molto alta. Io avevo bisogno di carta, e per evitare di doverla ordinare di nuovo dall'Italia (pagandola quindi più del doppio tra spedizione e sdoganamento) ne ho presa tanta. Per essere sicura di trovare quello che volevo nelle quantità che volevo avevo mandato qualche mese fa una email chiedendo di tenermela da parte; e ho fatto bene perché ho sentito alcuni artisti alla conferenza lamentarsi di non aver trovato quello che volevano. Posso solo consigliarvi una cosa, se mai vi capiterà di voler passare: se mandate una email per chiedere del materiale poi stampatela e portatela con voi; e se all'inizio pare non capiscano quello che volete insistete (gentilmente of course).. solitamente ad accogliere in clienti c'è Matsumura-San in persona che però non parla inglese, mentre il suo collaboratore sì e anche abbastanza bene.
Non ultimo prevedete una mattinata o un pomeriggio a disposizione: dal centro di Tokyo ci vogliono in genere almeno 40 minuti di metro-treno e poi quando si arriva lì ovviamente ci si perde: astenersi i non interessati alla mokuhanga perché è davvero un negozio specializzato e a meno che voi vogliate comprare della carta washi non c'è davvero nulla altro che possa interessarvi.

pigmenti in bella mostra da Woodlike

La sera ci siamo trovati a cena con Paul Furneaux per quella che è stata la prima di molte serate divertentissime passate a chiaccherare e ridere come matti; Paul è stato il mio primo maestro ed è un artista incredibile, ma soprattutto è una persona davvero bella, brillante e simpatica con cui passare il proprio tempo.

Shibuya by night

Il martedì è passato velocemente tra una gita in battello fino ai Hama-Rikyu gardens (quelli della prima foto), una mostra (niente stampe sta volta e la mostra non era proprio degna di essere ricordata ma è stato comunque un'esperienza interessante) guardata con Paul e una cena insieme. 

Arriviamo dunque a mercoledì e all'inizio della conferenza ma per questo dovrete aspettare il prossimo post :)

PS: Sì lo so che la parte iniziale del testo è giustificata mentre la seconda allineata a sinistra.. blogger mi sta facendo perdere stima nei suoi confronti ad ogni nuovo post.. probabilmente devo semplicemente rassegnarmi a scrivere e formattare tutto il testo e poi aggiungere le foto... proverò coi prossimi post.





3 settembre 2014

di nuovo Giappone!


Finalmente domani si parte! Giappone (dovrei forse dire Tokyo visto che questa volta staremo praticamente solo lì) aspettaci, noi siamo più che pronti!

Sono arrivate le vacanze ma soprattutto è arrivata la Seconda Conferenza Internazionale sulla Mokuhanga; della prima di tre anni fa ne avevo parlato qui, qui e qui, e anche questa volta conto di fare mille foto e raccontarvi tutto; però questa volta, causa il bagaglio veramente già extra (soprattutto si prevede al ritorno, con una valigia che mi porto praticamente solo per la carta) niente computer e quindi niente post giorno per giorno. 

Se volete avere comunque qualche "aggiornamento in diretta" potete seguirmi sulla mia pagina facebook dove, wifi in ostello permettendo, conto di postare un miliardo di foto.. e non solo della conferenza perché quella dura 5 giorni e ne ho altri 9, da condividere col marito, di completa e assoluta vacanza.
Evviva!

Vi aspetto quindi qui dopo il 21 settembre (con un po' di pazienza per il fuso orario :)) oppure quando volete sul faccialibro... a presto!