30 novembre 2012

aria di nuovo?


vi avevo accennato l'altra volta che c'era "aria di cambiamento".. in realtà non so ancora bene in che direzione questo mi porterà, ma intanto ho iniziato a lavorare ad un progetto abbastanza diverso dal mio solito.

Ma partiamo con ordine; mentre ero in Giappone devo dire che la voglia e l'entusiasmo di lavorare non mi sono mai mancati. Finito di intagliare gli ultimi blocchi, mentre stampavo già pensavo al progetto successivo avendo a lungo in mente di realizzare delle stampe ispirate alle bambole Kokeshi; ho iniziato a disegnarne tantissime e mentre ero ancora a Kawaguchi ho persino iniziato ad intagliare i blocchi della mia prima bambolina di cui ero anche abbastanza soddisfatta del risultato. 

Una volta arrivata a casa ho iniziato subito a lavorare alla seconda ed è a questo punto che è successo qualcosa; non so neanche io cosa sia capitato esattamente in me nella manciata di giorni  tra una bambola e l'altra, trascorsi a finire di impacchettare le ultime cose e a passeggiare per Tokyo. Quello che so è che per la prima volta in non so quanto tempo, non avevo voglia di cominciare un nuovo lavoro e l'intaglio non mi divertiva. Qualcosa era senz'altro cambiato e avevo voglia di nuovo.

Fatto sta che tra le tante cose viste a Tokyo, c'erano le opere di un artista che mi aveva colpito con le sue incisioni all'acquaforte, e tra queste una in particolare con l'immagine di un albero. Ho pensato che era qualcosa come quello che volevo fare ora, ma con la mokuhanga, e con tutte le possibilità in più che questa tecnica meravigliosa offre, potendo sfruttare le sfumature e la delicatezza dell'inchiostro ad acqua.

E alla fine è quello che ho iniziato a fare. Sono contenta e mi diverto molto. In fondo non è proprio questo il punto?
Del nuovo lavoro vi faccio per ora solo vedere il blocco dell'albero. E' stato un po' faticoso da intagliare ma anche entusiasmante, ogni ramo era una piccola sfida e  alla fine sono davvero felice del risultato.

Per quanto riguarda lo sfondo non ho ancora prodotto "la stampa" come davvero la voglio, come è nella mia testa. Ma ci sto arrivando e le ultime prove sono molto soddisfacenti.
Sono contenta di iniziare un progetto come non lo ero da tempo. Penso che questa cosa mi accompagnerà a lungo e spero di non stufarvi con i miei scheletri di albero e le loro luci.

Intanto sono ancora più contenta perché la "mia gallerista" Sara si è rivelata entusiasta (Sara, forse esagero un po'?) della prova quindi io continuo spedita verso nuovi lavori con ancora più voglia.
A proposito di Sara da domani inaugura a Cherasco l'esposizione natalizia di Evvivanoè dove potrete trovare anche le mie stampe. Io sarà in galleria per quasi tutta domenica 2 e prossimamente a data da stabilirsi per una dimostrazione di stampa.
Spero di vedervi.
A presto.

20 novembre 2012

quello che rimane..


Reflexes I and II

Printed with watercolors on Korean handmade paper
Image size is 18x23,5 cm 
Paper size is 22x29,5 cm
8 wood blocks
12 color layers

Rieccomi! "e finalmente" forse dirà qualcuno... la verità è che sono rientrata a casa lunedì notte e la scorsa settimana è passata in un lampo, letteralmente volata. Non saprei neanche dire con esattezza quello che ho fatto.. beh ho dormito, dormito e poi dormito, poi disfatto valige, e messo a posto strumenti nuovi e vecchi, e iniziato lentamente a lavoricchiare.. sono in una strana fase in cui non so bene cosa farò nei miei prossimi lavori, ci sono tante idee, tante cose da sperimentare e forse farei bene a darmi un po' di tempo per pensarci.

Ma per parlare di questo c'è tempo nei prossimi post, intanto cosa rimane di 5 intensissime settimane passate a disegnare, intagliare e stampare? Il tempo in Giappone è volato, abbiamo lavorato tanto (se di lavoro si può parlare secondo qualcuno : )) e a parte qualche occasionale passeggiata non abbiamo fatto molto oltre allo stare in studio e poi ovviamente condividere del tempo insieme.. e ho anche realizzato quanto io sia stata fortunata non solo ad essere stata scelta ma anche e soprattutto nella "scelta" delle altre persone che con me hanno preso parte alla residenza. 

Leggevo infatti tempo fa del disappunto di una residenza artistica da parte di una illustratrice.. e leggendo le sue parole mi sono realmente resa conto della fortuna che abbiamo avuto, ad esserci trovati così bene insieme, ad aver voluto condividere praticamente tutto dalla colazione alla cena e la cosa che per me è stata forse più importante cioè che al di fuori dello studio non ci sono stati grandi discorsoni sull'arte, sui critici, sui movimenti o su chissà che, e ognuno di noi parlava del proprio lavoro nello stesso modo, con umiltà e con la consapevolezza di essere davvero fortunati a fare quello che amiamo. 

E quindi cosa è quello che rimane? Qualche stampa ancora da firmare, un sacco di materiali e carte comprate, da riordinare e poi cominciare ad usare, molta voglia di sperimentare e mettersi alla prova, ma soprattutto i ricordi delle risate e del tempo trascorso insieme, nonché di tante piccole cose imparate confrontandosi con il lavoro degli altri, e la speranza di rivedersi ancora, presto.

PS come probabilmente i più avranno indovinato, le stampe in alto sono quelle realizzate durante la residenza; sono due stampe separate e distinte, ma hanno senso solo insieme, quindi è così che ve le mostro. Manco a dirlo il monte Fuji è stato presente nei lavori di tutti noi, ma una presenza così "ingombrante" non poteva certo passare inosservata : )

12 novembre 2012

ultimissime da Tokyo

ultima foto al Fuji, vista dal bus per Tokyo
Ed eccoci arrivati davvero davvero alla fine.. vi scrivo dall'aeroporto, tra un ora mi imbarco e tra 18 ore dovrei essere a Milano, poi solo più due ore di macchina e finalmente casa, come dire una passeggiata : )

sala relax al Nui hostel di Tokyo
Battutine a parte gli ultimi due giorni sono stati abbastanza intensi, prima i saluti e poi un tour de fource Tokyese tra shopping e gallerie d'arte.
Ma andiamo per ordine, sabato mattina alle 9 avevamo il bus che da Kawaguchiko ci avrebbe portato a Tokyo Shinjuko.. arrivati dopo due ore non abbiamo resistito a fare un giro nel quartiere con i suoi grattacieli e mille negozi; ma le cose da fare erano troppe per cui dopo un pranzo veloce ed economico ci siamo diretti al Nui Hostel dove io e Yoonmi abbiamo diviso la camera. L'ostello mi è piaciuto moltissimo e lo raccomando senz'altro a chiunque capitasse a Tokyo, le camere da due sono un po' piccole ma i letti sono grandi e forse in camerata si sta tutto sommato meno stretti.

Dopo il checkin (e l'addio a Tomas che era stato con noi fino a quel momento) ci siamo dirette di corsa verso la zona di Kappabashi, e se chi è già stato qui sa già che si tratta di una grandissima via di utensili e strumenti per la cucina, da piatti e scodelle a meravigliosi e affilatissimi coltelli, sappiate che noi avevamo l'altissimo intento di trovare una pietra per affilare in nostri strumenti. E visto che avevamo un appuntamento ed eravamo già in ritardo, abbiamo completamente ignorato tutte le meraviglie che c'erano in giro e ci siamo dirette verso i negozi di coltelli che ci sembravano tra i più forniti ed abbiamo ognuna trovato quello che stavamo cercando, una "polishing" stone naturale, per l'ultimissimo passaggio di affilatura (la mia era parzialmente rovinata per cui ho persino risparmiato un bel po').


Siamo comunque riusciti ad arrivare in ritardo all'appuntamento con un amico di Yoonmi che vive a Tokyo ed è anche lui artista e che ci ha portato in una stupenda galleria moderna.. e qui abbiate pazienza, ma non ho proprio idea di dove fossimo (posso dirvi che la fermata del metro era Kiyosumi-Shirakawa : )). Lo spazio espositivo è davvero bello, dislocate su tre piani tante piccole gallerie e studi con giovani artisti giapponesi (e non) con molte cose interessanti.

passeggiata lungo il fiume Sumida, dall'ostello ad Asakusa
Domenica la giornata non sembrava promettere benissimo, ma dopotutto noi avevamo solo più qualche ora da trascorrere a Tokyo, abbiamo quindi fatto una passeggiata lungo il fiume fino al quartiere di Asakusa che si è rivelato pieno di gente e di turisti.
Sono passate così le ultime ore giapponesi, con un po' di malinconia a pensare che tutto questo sia realmente finito, ma anche con un bel po' di voglia di tornare a casa.. e con la consapevolezza e la speranza che probabilmente ci ritroveremo tutti nel 2014, per la seconda conferenza sulla mokuhanga... arrivederci quindi!

uno scorcio del fiume Sumida com'era in una stampa ukiyo-e e come è adesso

8 novembre 2012

quasi alla fine...


Lo so, aspettavate il post sui byobu, l'avevo promesso, ma in verità è ancora lì tra le bozze, e dopo che ieri il maestro è tornato da Tokyo per un ultima lezione e per aiutarci a incollare le nostre stampe sui pannelli, ho deciso che devo meditarci ancora sopra, e che lo finirò al ritorno in Italia (così avrò anche occasione per parlare ancora della residency per un bel po').


Di che parlarvi quindi? Del fatto che mancano due giorni alla fine della residenza? Del fatto che le giornate ormai sono terse e frizzanti e in giorni come oggi pensare alla valigia o alle cose da spedire a casa fa ancora più tristezza per cui meglio passeggiare tra i caldi colori degli aceri giapponesi?


O del fatto che dopo appena un mese è difficile immaginare come possa essere fare una camminata, o anche solo fare la spesa, senza trovare il Fuji lì, bellissimo e maestoso che ti sorveglia a ogni passo...


...o della malinconia che aleggia nell'aria al pensiero di salutarsi, e lasciarsi dopo aver condiviso insieme questi giorni di lavoro, ma anche di risate... ed è vero che ormai con le email ci si sente con facilità da ogni parte del mondo, ma dirsi addio così dopo un esperienza del genere non è facile.

Va beh, mi rendo conto di essere stata abbastanza deprimente, e i saluti veri non ci sono neanche ancora stati! 
Per sdrammatizzare un po' vi lascio con le prime stampe realizzate qui a Kawaguchiko...vi ricordate? : )


PS La residenza termina sabato, rientreremo tutti con il bus a Tokyo per poi partire ognuno verso il proprio paese. Io sarò di ritorno lunedì sera, ma, wifi permettendo, spero di riuscire a postare ancora un saluto prima del mio rientro in Italia.. a presto!