30 novembre 2011

coming (very) soon




evvivanoé esposizioni d’arte è lieta di invitarvi alla mostra “STORIE DI NATALE
da sabato 3 dicembre 2011 (orario 16-19 dal mercoledì alla domenica) in galleria, via Vittorio Emanuele 56 a Cherasco (CN)
presenti le ceramiche di Enrica Campi, Massimo Voghera, Ebe Tirassa e le xilografie giapponesi “mokuhanga” di Mara Cozzolino 

http://evvivanoe.blogspot.com

28 novembre 2011

Over a cup of coffee


Ed eccola qui come promesso: ovviamente con il metodo di stampa usato nello sfondo e di cui ho parlato nello scorso post, non è possibile riprodurre più stampe esattamente uguali, ma come potete vedere anche voi qui sotto, ci andiamo abbastanza vicino.


Tra l'altro con questa stampa sfondiamo anche il record grandezza, visto che questa è di dimensioni 20x25, decisamente molto più grande di tutto quello che ho fatto fin'ora!
Grande pecca però dal lato fotografico visti i due strati di colore dati al volto e alle braccia, ma che qui proprio non si vedono.

25 novembre 2011

anortodossismi (!)


Ho passato martedì e parte di mercoledì ad intagliare i blocchi colori di questa qui ed eccoli qui sotto (sì lo so sono stata lentina ma ho anche fatto altro nel frattempo : ))



Tra l'altro ho dovuto fare diverse correzioni con il quikwood soprattutto sullo sfondo azzurro, probabilmente sono stata disattenta a riportare il disegno sul blocco perché c'erano diversi errorini).

Poi però ho passato il restante tempo della settimana a decidere come stampare lo sfondo, questa stampa è infatti una nuova versione di un disegno che avevo fatto tempo fa ad acrilico e pastello (e che potete vedere qui) e mi piaceva l'idea ti ottenere uno sfondo simile a quello fatto con l'acrilico, qualcosa di un po' pasticciato forse, ma insomma ero curiosa di vedere cosa poteva venirne fuori.
Per cui continuando sulla scia degli ultimi lavori postati, ho portato tutto all'estremo e pasticciato ancora di più.

Dopo aver quindi bagnato il blocco e spennellato di colla nori,  ho selvaggiamente sparso il colore direttamente dal tubetto (ho usato blu ceruleo, blu oltremare, bianco, grigio di Davy e verde turchese).


Dopo aver mischiato non troppo bene i colori col pennello da stampa, ho ancora aggiunto dei tocchi di rosa permanente e bianco:


Spennellato di nuovo e stampato (anche qui usando il kento esterno)


Ora non so cosa potrebbe pensare di questo metodo un giapponese (o meglio lo immagino ma meglio sorvolare..) però questo modo pittorico di stampare mi ha molto divertita.

Siete curiosi di vedere la stampa finita?
Beh vi tocca aspettare fino a lunedì!

23 novembre 2011

Paul Furneaux - un video





Mi sono imbattuta per caso in questo filmato girato dalla Edinburgh Printmakers, e visto che con Paul Furneaux ho fatto due corsi e che anche nel video spiega molto bene il processo per fare una stampa, non potevo non farvelo vedere. 

Inoltre alla fine del video potete ammirare un assaggio delle sue opere. E se siete curiosi e non l'avete ancora fatto, andate assolutamente a curiosare il suo sito. Paul non è solo un bravissimo insegnante, ma soprattutto un meraviglioso artista.

Per i  non anglofoni riporto qui sotto una breve traduzione di quello che viene detto nel filmato (che però devo dire tagliato non troppo bene, molti discorsi incominciano a metà o sono lascaiti in sospeso).

Preparare la carta:
(qui metà della spiegazione è stata tagliata, Paul sta spiegando come bagnare i fogli di carta - tipo carta da giornale - che serviranno ad inumidire la carta vera e propria con cui si stampa, il filmato comincia che il processo è quasi terminato, e appunto Paul spiega che bisogna bagnare un po' di più i fogli che rimarranno all' estremità della pila) "E' sempre meglio lasciare i fogli esterni un po' più umidi. Questi fogli si lasceranno risposare (avvolti in un grande foglio di plastica) per due ore circa. Ricordatevi di tamponare l'eccesso di acqua alle estemità del foglio di plastica. Visto che non userò fogli di carta molto grande per stampare, posso piegare i fogli di giornale a metà. Avvolgeteli completamente nella plastica, poi (dopo averli lasciati riposare) svolgeteli di nuovo e infilatevi i fogli di carta Giapponese che saranno fatti riposare per altre due ore circa.

Tagliare il blocco:
Ho dato una mano i colore sul blocco così potete capire cosa sto facendo e proverò semplicemente ad usare qualche attrezzo, il primo è una piccola sgorbia a U con cui si ottengono piccoli segni. Quest'altro è uno strumento usato per rimuovere parti più ampie. 
Quindi, ho fatto il primo taglio (anche qui c'è un'interruzione, Paul sta usando l'hangito ed ha appena fatto il primo segno - potete trovare spiegazione qui)  e ora utilizzo lo stesso strumento al contrario; poi per pulire quest'area utilizzo uno strumento piatto.
A questo punto passo una spazzola di metallo, questo aumenta la texture e aumenta le venature del legno; poi rifinisco e liscio con della carta vetro. Dove ho usato la spazzola in fase di stampa si noteranno molto di più le venature in contrasto a dove non l'ho usata .

Stampare: 
(per fare delle modifiche ai blocchi dopo aver fatto le prime stampe) sarebbe meglio se il legno fosse asciutto.
(la mokuhanga) è un tipo di stampa che ti porta a lavorare molto liberamente e velocemente, quasi come la pittura. E' quasi come se una volta che ti abitui a questa tecnica, questa si apra automaticamente a molte possibilità.
Adesso potrei prendere le cose migliori da entrambe le stampe e farne una terza, o magari lasciarle così; credo fermamente nell'energia creativa che nasce dalle stampe e non sono necessariamente dell'idea di farne 20, 30, 50 o 100 tutte uguali. Preferisco fare 50 stampe tutte diverse.


21 novembre 2011

prima stampa


aspettativa...

...e risultato
Non so se l'ho già detto e forse anche ridetto, ma una delle cose che adoro della stampa con il baren è che   mentre si stampa si incomincia piano piano a vedere il risultato sul retro del foglio. Oltre ad essere estremamente utile per verificare se si è tralasciato qualche particolare nella pressione con il baren, crea un aspettativa ed un'emozione uniche. 

La prima stampa poi ha un fascino ancora più particolare, beh intanto perchè è la prima prova, in cui si scopre davvero se si son fatti errori madornali o se l'intaglio o addirittura il disegno originale non funzionano, ma anche perchè in queste stampe utilizzo della carta sottilissima che si chiama Kozo e di cui ho comprato grandi quantità online su Intaglio.. per poi scoprire che è davvero troppo leggera per reggere diverse sovrapposizioni di colore, ma che va benissimo proprio come proofing paper.. e come potete vedere dalla prima foto la trasparenza della carta che lascia intravedere il disegno capovolto è impagabile   : )

17 novembre 2011

cattive abitudini?













Ed eccola finita. Va beh quasi. Ci sono due ma davvero due modifiche ancora da fare.. e allora perchè la pubblico direte voi? Beh perchè ho finito la carta : )
O meglio non ho finito certo le mie scorte di Hosho pad, ma come vi avevo anticipato stavo provando della carta nuova di cui avevo proprio pochi fogli (che ora sono definitifivamente finiti), e il problema adesso è che non se ne parla neanche di tornare a stampare con l'Hosho (almeno per la tiratura definitiva, per le prove continuerò ad usare quello) quindi mi tocca aspettare l'ordine fatto online: è pazzesco come ci si abitui in fretta ai materiali più belli e poi ricominciare a utilizzare strumenti o materiali che si sono usati fino a poco prima diventi praticamente impossibile!

La stampa come temevo si è rivelata poco semplice; anche una volta trovato il sistema di stampa che volevo per lo sfondo, ho dovuto intanto intagliare un blocco in più per le gambe del fanciullo - ho scoperto l'acqua calda, cioè che se alle campiture nere aggiungo prima un grigio più velato, il nero che si ottiene dopo è molto più intenso e profondo - e poi stampare diverse cose due volte. In particolare il primo sfondo blu che volevo coprentissimo, e le pozzanghere che dopo una prima stampa di grigio sul blu rimanevano ancora poco profonde - sembrava quasi che le figure ci galleggiassero sopra - allora ho aggiunto una velatura grigia con una sfumatura bokashi più nera di inchiostro sumi.

Qui sotto i blocchi, rigorosamente nell'ordine in cui sono stati stampati:



Adesso mi tocca aspettare paziente la nuova carta, nel franttempo comincerò ad intagliare qualcos'altro : )

PS questa è la seconda stampa dopo questa qui, sempre ispirata dalla stessa canzone. Ne arriverà presto una terza!

14 novembre 2011

come asciugate le vostre stampe?

Me lo chiedo da un po', visto che ai vari corsi fatti non se ne è mai parlato e quindi mi sono un po' "inventata" un metodo mio, adattandolo da quello usato in genere per la stampa calcografica. 
Innanzitutto utilizzo del cartone vegetale abbastanza spesso, metto un primo foglio di cartone e sopra questo la mia stampa fresca:


Poi sopra la stampa metto un foglio di carta velina:


La prima differenza con la calcografia sta qui, infatti vista la grammatura leggera della carta che uso posso anche sovrapporre più stampe una sopra l'altra (massimo 3 o 4 però che altrimenti ci mettono molto di più ad asciugare) sempre protette da un foglio di carta velina però:


Copro con un altro foglio di cartone vegetale:


E alla fine poggio sopra un peso. Io utilizzo questa pietra da litografia trovata in un mercatino dell'antiquariato e comprata senza davvero sapere cosa farne, è del peso e della grandezza giusta per le stampe che sto facendo al momento.


E voi come fate? ci sono metodi più semplici e più furbi?

9 novembre 2011

solo blocchi


Ho intagliato ma le prime prove di stampa non sono molto soddisfacenti, devo fare ancora molte prove temo, prima di riuscire a trovare il modo di stampare lo sfondo come voglio.


L'ombra pozzangherosa non mi dispiace, anche se così ha poco spessore, ma il resto per ora è molto pasticciato e confuso.
Sarà meglio rimettersi al lavoro : )

7 novembre 2011

solo pioggia


Per rimanere in tema con la situazione metereologica (visto che qui sono giorni che piove e non accenna proprio a smettere), prima di cominciare ad intagliare qualcosa di nuovo sto facendo un po' di prove.
Infatti dopo la nebbia ora tocca alla pioggia, e visto che non sono proprio sicura di come procedere, sto facendo un po' di prove con o senza sovrapposizioni di sfondi. 




Al momento direi che quella che mi soddisfa di più è la prima, ma se qualcuno ha suggerimenti come al solito è ben accetto.

Mentre lo schizzo qui sotto serve giusto a darvi un'idea di quello che vorrei ottenere (ma ancora qualche modifica al disegno va fatta):


4 novembre 2011

for Tori




Ed eccola finita.
Senza contare che sembra fatto apposta, ma questa mi è venuta in mente ascoltando questa canzone qui:




e sabato scorso sono stata ad uno dei concerti più belli della mia vita...
...grazie Tori!

2 novembre 2011

ancora sfondi

Questo avrebbe dovuto essere l'ultimo post relativo a questa stampa con tanto di fotina finita fatta prima dell'ozio vacanziero. Ma poi è successo che complice della bellissima carta washi nuova nuova in cui mi sono "imbattuta" (e di cui vi parlerò presto mi sa, voglio ancora fare un po' di prove prima di consigliare l'acquisto) ho deciso di ristampare per prova un po' di cose tra cui anche questa. 
Ed è successo, nell'ordine che lo sfondo è venuto benissimo, esattamente come lo volevo.


Però è anche successo che i blocchi con la balaustra e la statua si sono imbarcati tantissimo per cui non c'è stato verso di tenerli a registro con tutto il resto. 
Morale, ho imparato che se devo asportare così tanto vicino ai bordi del blocco devo usare il legno spesso shina. 

Quindi adesso mi tocca reintagliare i due blocchi, ma questa volta intaglierò la balaustra su due blocchi di shina mentre la statua sul legno normale (che il problema è sempre lo stesso dell'altra volta e devo un po' inventarmi come fare : ))