7 marzo 2013

Hiroshige e un po' di Parigi


Per chi fosse rimasto alla mia richiesta "che regalo si fa a un marito che per Natale ti regala la tua prima mostra?" dopo lungo pensare la mia risposta è stata "un week end a Parigi!" anche perché volevo approfittarne per vedere la mostra di Hiroshige  alla Pinacotheque.

Ed è dal momento in cui sono uscita dalla suddetta mostra che sto pensando a scrivere questo post, il che non rende certo la cosa più facile. Ho pensato a lungo a cosa dire, non sentendomi minimamente all'altezza.. poi però ho deciso di farlo lo stesso.. non sarà certamente una recensione o una critica, cosa che non saprei assolutamente fare, ma semplicemente una piccola condivisione della meraviglia che è stata, con alcune delle immagini che mi sono rimaste più in mente (e anche qui la cosa non è stata mica semplice, parte della difficoltà dello scrivere il post è stata la scelta delle immagini.. ho iniziato a prendere appunti sul mio taccuino a inizio mostra e alla fine senza neanche accorgermene avevo riempito più di dieci pagine di note e le immagini postate sono solo alcune di queste)


Intanto posso dire con certezza che si è trattata della mostra più emozionante che abbia visto da diverso tempo: siamo entrati alle 11.20 di sabato per uscirne alle 14.00 senza renderci minimamente conto del passaggio del tempo... e quando siamo scesi al piano inferiore dell'allestimento, già appagati e contenti, credendo che le opere fossero terminate, abbiamo scoperto di essere solo a metà e che ci attendeva ancora tutta la parte più bella (o meglio quella che mi è piaciuta di più forse perché conoscevo meno questa serie di stampe) le "Sessantanove stazioni del Kisokaido".



L'unica cosa che ho trovato come difetto è che, anche qui come era già stato a Palazzo Reale a Milano per la mostra sugli Ukiyo-e, non è stata dedicata nessuna attenzione alla tecnica; le didascalie riportavano semplicemente la scritta "incisione su legno policroma" e tutte le spiegazioni giravano intorno al concetto di "visione nipponica" dell'arte, della prospettiva e del rappresentare la realtà.. tutto molto interessante davvero, ma qualche spiegazione in più sulla mokuhanga vera e propria secondo me avrebbe fatto apprezzare le stampe se possibile ancora di più.. o almeno so che così è stato per me e anche per mio marito che ormai a furia di sentirmi parlare di "bokashi" e "gomazuri" a non finire mi chiedeva indicazioni di come fosse fatto un effetto o l'altro. Mentre per esempio personalmente ho trovato abbastanza ridondante il filmato che riproponeva semplicemente immagini delle stampe, ma ripeto, forse è una tara mia ora che pratico la mokuhanga e mi aspetto che tutti sarebbero interessati a vedere come le stampe sono realizzate mentre magari così non è.


Semplicemente magnifiche poi le stampe degli ultimi anni, intorno al 1857, una più meravigliosa dell'altra.


Dopo un pranzo veloce, per non farci mancare niente poi abbiamo fatto un salto al Musée du Quai Branly dopo aver visto una pubblicità abbastanza inequivocabile di stampe mokuhanga:


Intanto non eravamo mai stati in questo museo e ci è piaciuto moltissimo, la mostra dedicata a Paul Jacoulet è stata molto interessante: non conoscevo questo artista, e le stampe erano davvero belle, ma soprattutto qui, in opposto alla Pinacotheque, è stato dato grande spazio alle spiegazioni tecniche vere e proprie e questo non poteva che giovare al percorso secondo me. Quindi diverse vetrine con gli i blocchi intagliati e il baren e pigmenti per stampare, ma anche un video  interessantissimo che riassumeva le fasi principali di intaglio e stampa (e abbiamo notato entrambi, sia io che il marito che la gente di fermava a lungo a osservare gli strumenti e a guardare il filmato). 

Per il resto che dirvi, Parigi è sempre Parigi, bella e incantevole. Avendola già vista tante volte abbiamo camminato tantissimo senza meta semplicemente per goderci gli scorci dei palazzi e delle stradine.

Mi sarebbe piaciuto unite l'utile al dilettevole, e riuscire a trovare qualche negozio che vendesse carta giapponese, ma le mie ricerche su internet sono state infruttuose. Ma intanto mi accontento dell'ultimo ordine fatto su Intaglio (poco prima di partire e già arrivato) in cui ho ordinato tre nuovi tipi di carta e del legno 9mm per intagliare.. non vedo l'ora di provare tutto e di farvi ovviamente sapere!!

1 commento:

  1. Bellissime le stampe che hai pubblicato e immagino che altrettanto bella sia stata la mostra...non conosco questa tecnica giapponese ma vedrò di curiosare ogni tanto nel tuo blog per illuminarmi!!!
    p.s. ( se vuoi curiosare il mio blog è http://s-naturata.blogspot.it )

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