20 novembre 2012

quello che rimane..


Reflexes I and II

Printed with watercolors on Korean handmade paper
Image size is 18x23,5 cm 
Paper size is 22x29,5 cm
8 wood blocks
12 color layers

Rieccomi! "e finalmente" forse dirà qualcuno... la verità è che sono rientrata a casa lunedì notte e la scorsa settimana è passata in un lampo, letteralmente volata. Non saprei neanche dire con esattezza quello che ho fatto.. beh ho dormito, dormito e poi dormito, poi disfatto valige, e messo a posto strumenti nuovi e vecchi, e iniziato lentamente a lavoricchiare.. sono in una strana fase in cui non so bene cosa farò nei miei prossimi lavori, ci sono tante idee, tante cose da sperimentare e forse farei bene a darmi un po' di tempo per pensarci.

Ma per parlare di questo c'è tempo nei prossimi post, intanto cosa rimane di 5 intensissime settimane passate a disegnare, intagliare e stampare? Il tempo in Giappone è volato, abbiamo lavorato tanto (se di lavoro si può parlare secondo qualcuno : )) e a parte qualche occasionale passeggiata non abbiamo fatto molto oltre allo stare in studio e poi ovviamente condividere del tempo insieme.. e ho anche realizzato quanto io sia stata fortunata non solo ad essere stata scelta ma anche e soprattutto nella "scelta" delle altre persone che con me hanno preso parte alla residenza. 

Leggevo infatti tempo fa del disappunto di una residenza artistica da parte di una illustratrice.. e leggendo le sue parole mi sono realmente resa conto della fortuna che abbiamo avuto, ad esserci trovati così bene insieme, ad aver voluto condividere praticamente tutto dalla colazione alla cena e la cosa che per me è stata forse più importante cioè che al di fuori dello studio non ci sono stati grandi discorsoni sull'arte, sui critici, sui movimenti o su chissà che, e ognuno di noi parlava del proprio lavoro nello stesso modo, con umiltà e con la consapevolezza di essere davvero fortunati a fare quello che amiamo. 

E quindi cosa è quello che rimane? Qualche stampa ancora da firmare, un sacco di materiali e carte comprate, da riordinare e poi cominciare ad usare, molta voglia di sperimentare e mettersi alla prova, ma soprattutto i ricordi delle risate e del tempo trascorso insieme, nonché di tante piccole cose imparate confrontandosi con il lavoro degli altri, e la speranza di rivedersi ancora, presto.

PS come probabilmente i più avranno indovinato, le stampe in alto sono quelle realizzate durante la residenza; sono due stampe separate e distinte, ma hanno senso solo insieme, quindi è così che ve le mostro. Manco a dirlo il monte Fuji è stato presente nei lavori di tutti noi, ma una presenza così "ingombrante" non poteva certo passare inosservata : )

5 commenti:

  1. Cara Mara;
    Si vede una grande differenza nella superficie di questo; i colori sono molto piu' vivaci; e' stampato molto bene--niente punti di colori su punti sbagliati, ecc. Hai fatto un grande passo col l'abilita' di stampare...dubito che sia solo la carta?
    Mi piace molto il reflesso nevicato di Fuji.
    Particolarmente mi piacciono i capelli della fanciulla...
    Ben tornata.

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    1. Grazie Andrew! I tuoi complimenti hanno sempre grande valore per me.
      Mi sa che però è stato un insieme di fattori, la carta un pochino senz'altro, il mio nuovo baren comprato su suggerimento di Paul Furneaux, ma soprattutto il fatto di essere in mezzo ad artisti così bravi e di voler fare del mio meglio!

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  2. ho trovato questo blog cercando informazioni di registro kento.
    Mi piace molto e piu quando uno é studiare l'italiano. Debo dire che non so molto ma posso capire un po'.
    Continuano a vedere un po' di piu.
    salutti da Argentina!.

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