23 novembre 2011

Paul Furneaux - un video





Mi sono imbattuta per caso in questo filmato girato dalla Edinburgh Printmakers, e visto che con Paul Furneaux ho fatto due corsi e che anche nel video spiega molto bene il processo per fare una stampa, non potevo non farvelo vedere. 

Inoltre alla fine del video potete ammirare un assaggio delle sue opere. E se siete curiosi e non l'avete ancora fatto, andate assolutamente a curiosare il suo sito. Paul non è solo un bravissimo insegnante, ma soprattutto un meraviglioso artista.

Per i  non anglofoni riporto qui sotto una breve traduzione di quello che viene detto nel filmato (che però devo dire tagliato non troppo bene, molti discorsi incominciano a metà o sono lascaiti in sospeso).

Preparare la carta:
(qui metà della spiegazione è stata tagliata, Paul sta spiegando come bagnare i fogli di carta - tipo carta da giornale - che serviranno ad inumidire la carta vera e propria con cui si stampa, il filmato comincia che il processo è quasi terminato, e appunto Paul spiega che bisogna bagnare un po' di più i fogli che rimarranno all' estremità della pila) "E' sempre meglio lasciare i fogli esterni un po' più umidi. Questi fogli si lasceranno risposare (avvolti in un grande foglio di plastica) per due ore circa. Ricordatevi di tamponare l'eccesso di acqua alle estemità del foglio di plastica. Visto che non userò fogli di carta molto grande per stampare, posso piegare i fogli di giornale a metà. Avvolgeteli completamente nella plastica, poi (dopo averli lasciati riposare) svolgeteli di nuovo e infilatevi i fogli di carta Giapponese che saranno fatti riposare per altre due ore circa.

Tagliare il blocco:
Ho dato una mano i colore sul blocco così potete capire cosa sto facendo e proverò semplicemente ad usare qualche attrezzo, il primo è una piccola sgorbia a U con cui si ottengono piccoli segni. Quest'altro è uno strumento usato per rimuovere parti più ampie. 
Quindi, ho fatto il primo taglio (anche qui c'è un'interruzione, Paul sta usando l'hangito ed ha appena fatto il primo segno - potete trovare spiegazione qui)  e ora utilizzo lo stesso strumento al contrario; poi per pulire quest'area utilizzo uno strumento piatto.
A questo punto passo una spazzola di metallo, questo aumenta la texture e aumenta le venature del legno; poi rifinisco e liscio con della carta vetro. Dove ho usato la spazzola in fase di stampa si noteranno molto di più le venature in contrasto a dove non l'ho usata .

Stampare: 
(per fare delle modifiche ai blocchi dopo aver fatto le prime stampe) sarebbe meglio se il legno fosse asciutto.
(la mokuhanga) è un tipo di stampa che ti porta a lavorare molto liberamente e velocemente, quasi come la pittura. E' quasi come se una volta che ti abitui a questa tecnica, questa si apra automaticamente a molte possibilità.
Adesso potrei prendere le cose migliori da entrambe le stampe e farne una terza, o magari lasciarle così; credo fermamente nell'energia creativa che nasce dalle stampe e non sono necessariamente dell'idea di farne 20, 30, 50 o 100 tutte uguali. Preferisco fare 50 stampe tutte diverse.


2 commenti:

  1. Grazie per il link.
    E' bello l'accento scozzese.
    E' anche interessante vedere come lavora lui.

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  2. Concordo sull'accento scozzese, che mi piace tantissimo : )
    tra le altre cose gli invidio tantissimo il suo spremere i colori direttamente sul blocco invece di prepararli a parte, ho provato anch'io nei due corsi e ho solo fatto pasticci!

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