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Makoto Nakayama mostra i riferimenti per stampare a registro il ventaglio |
Il secondo giorno di conferenza è stato probabilmente il mio preferito.. sarà che l'eccitazione era al massimo e la stanchezza al minimo, sarà che la giornata è stata incredibilmente densa di cose interessanti, ma sono riuscita a godermelo completamente.
Purtroppo anche questa volta diverse cose si sovrapponevano di orario ed era effettivamente impossibile riuscire a seguire tutto, la mattinata per esempio iniziava con due eventi in contemporanea, la "creazione" di un Hon-Baren da parte del maestro Hideiko Goto e una dimostrazione di stampa secondo lo stile di Kyoto da parte di Makoto Nakayama.
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inchiostrando il keyblock |
Avevo già avuto la fortuna di vedere il maestro Goto-san all'opera alla prima conferenza quindi ho iniziato con la dimostrazione di stampa.
In particolare di trattava di stampa su una speciale foglia d'oro per la creazione di ventagli e altri oggetti pregiati. Il metodo di stampa è molto differente dalla scuola di Tokyo (che più si avvicina forse al mio), molto più pittorico, caratterizzato da molti e delicati passaggi dello stesso colore per ottenere l'intensità desiderata. Per ottenere il bianco del coniglio in foto ad esempio il maestro ha stampato innumerevoli volte, ogni volta togliendo l'eccesso di colore con della carta assorbente. La dimostrazione è stata particolarmente interessante devo dire in quanto arricchita dalla splendida traduzione di Claire Cuccio, studiosa di stampe e egregia traduttrice, arricchiva i momenti di silenzio con aneddoti storici e particolari sulla tecnica molto preziosi.
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Goto-san mostra i diversi effetti si stampa creati con differenti baren |
Volevo comunque vedere all'opera anche il maestro Goto-san, soprattutto nella parte finale in cui si avvolge il baren con la foglia di bambù... la prima volta che lo avevo visto lavorare, non avendo mai ancora provato io stessa, non avevo apprezzato in fondo la difficoltà e la maestria con cui confeziona i suoi baren, dunque ho cercato di seguire entrambi i workshop che erano fortunatamente in stanza adiacenti. La dimostrazione di Goto-san si teneva dell'aula universitaria dedicata alla mokuhanga: ariosa, spaziosa, luminosa, ho immaginato con una punta di invidia la fortuna che hanno gli studenti che vogliono praticare la xilografia giapponese qui in università.
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mizubake nell'aula mokuhanga... |
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...e marubake |
Il momento migliore della mia giornata è comunque arrivato quando il maestro Goto ha fatto la dimostrazione di ricopertura utilizzando il mio baren; oltre all'indubbio botta di .. ehm... ho anche scoperto che il mio Murasaki baren (come tutti mi è poi parso di capire) è stato proprio fatto da Goto-san, è che è di "forza" media, non un vero sumi e non un vero beta.
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Goto-san e il mio baren |
Le dimostrazioni del mattino finivano alle 12 per ricominciare alle 14.30, quindi insieme a
Paul abbiamo pensato di dare di nuovo una occhiata alle carte della Trade fair che terminava quel giorno. Ovviamente come era prevedibile (ma a noi non era mica passato neanche per la testa) ci siamo dilungati tantissimo e ci siamo persi tutte le dimostrazioni del pomeriggio. Per l'open portfolio e la dimostrazione a cura delle cartiere Awagami vi consiglio di leggere l'interessante post di
Yoonmi Nam su
Printeresting.
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Paul Furneaux |
La giornata non era comunque neanche lontanamente finita, ci siamo dunque recato al closing party dell'esibizione Crossflows, con stampe di Moya Blight, Paul Furneaux e Ralph Kiggel in zona Mitsukoshimae. Lavori bellissimi, ottimo gin&tonic (per dei party che siano degni di questo nome sempre affidarsi agli anglosassoni :)) e infine tornati al 331 Chiyoda per il "Washi dialogue"; una presentazione a cura di Elspeth Lamb su come nasce la carta washi giapponese e come viene fatta con a seguire una presentazione degli artigiani cartai e "spacciatori" presenti alla fiera.
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Ralph Kiggell |
Cosa si può volere di più di una giornata così ricca e preziosa?
A prestissimo per il giorno 3!